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Otto e Mezzo, Travaglio-choc: "Vogliono favorire i loro ladri", i politici accusati di essere banditi

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"Non dimentichiamoci che questi referendum non sono nati da una spinta della società civile su un tema particolarmente sentito": Marco Travaglio, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, ha detto la sua sui quesiti referendari sulla Giustizia. E ha subito metaforicamente sventolato le metaforiche manette. "Erano cinque cose molto concrete. Se la gente fosse andata a votare perché obbligata con la pistola alla tempia, probabilmente in due-tre casi avrebbe detto pure di no. Perché se tu chiedi: 'volete arrestare i delinquenti seriali?', la gente ti risponde di sì. Se chiedete: 'volete che tornino i condannati in Parlamento?', la gente ti risponde di no ovviamente". 

 

 

 

Il direttore del Fatto Quotidiano, poi, ha spiegato perché - a suo dire - la gente sarebbe stata chiamata a votare la scorsa domenica: "I referendum sono stati fatti perché nove consigli regionali, pieni di inquisiti, hanno cercato di perpetuare i propri ladri per rimandarli nei consigli regionali la prossima volta". E non è tutto. Travaglio ha sostenuto anche che "le 500mila firme non sono mai state depositate perché in realtà non c'erano". Insomma, di tutto e di più.

Marco Travaglio a Otto e mezzo, il video

 

 

 

"Noi siamo andati a votare perché nove consigli regionali hanno supplito al fatto che non sono riusciti nemmeno a raccogliere le firme. Segno evidente che alla gente non frega niente - ha chiosato il giornalista -. Se non raccogli mezzo milione di firme, come puoi immaginare che vadano a votare 30 milioni di persone?".

 

 

 

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