Carlo Nordio si è appena insediato al ministero della Giustizia e ha già il suo gran bel da fare. Sulla sua scrivania è infatti arrivata una lettera a nome di tutti i procuratori generali italiani, preoccupati per l’entrata in vigore tra una settimana della riforma Cartabia del processo penale. L’allarme lanciato è sulle “principali problematiche” che comporta “la vigenza immediata di una parte significativa della nuova disciplina”.
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Il ministro più amato del governo guidato da Giorgia Meloni è Giancarlo Giorgetti, numero due della Lega e...In particolare si pone l’accento su “diversi adempimenti oggettivamente impossibili o comunque problematici senza adeguato supporto”. Sono quattro i problemi generali segnalati a Nordio: “Le Procure - si legge sulla Stampa, che ha dato conto della lettera - sono gli unici uffici non rafforzati nell’ambito del Pnrr; il sistema informatico non è stato aggiornato alle nuove norme; l’introduzione delle nuove norme cala come una mannaia, senza la previsione di un regime transitorio e graduale; non è chiaro se ai procedimenti in corso si applicano le vecchie regole (vigenti quando sono stati avviati) o le nuove”.
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Oggi, mercoledì 26 ottobre, per Giorgia Meloni è il giorno della fiducia al Senato. Il dibattito dalle 13,...Quindi i procuratori generali invocano un intervento normativo o addirittura un decreto legge che rinvii l’entrata in vigore della riforma. In attesa di comunicazioni da parte di Nordio, nella cui agenda la questione sarà sicuramente tra le priorità, le Procure stanno studiando le linee guida e le “tecniche di sopravvivenza”.