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Saviano e "Meloni bast***", giornata nera: cosa accade oggi

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Inizia oggi, martedì 15 novembre, il processo a Roma nei confronti di Roberto Saviano. Lo scrittore è accusato di diffamazione nei confronti di Giorgia Meloni. Il motivo? Quando ancora la leader di Fratelli d'Italia non era presidente del Consiglio, Saviano la insultò pesantemente. L'occasione fu Piazzapulita, il programma in onda su La7 e condotto da Corrado Formigli. All'epoca, era il dicembre 2020, parlando di migranti l'autore di Gomorra si era riferito alla leader di Fratelli d’Italia chiamandola "bast***". 

 

 

L’indagine era stata avviata dopo una querela presentata dalla stessa Meloni e nel novembre dello scorso anno il gup di Roma ha disposto il rinvio a giudizio per lo scrittore. Più nel dettaglio, Saviano disse: "Vi sarà tornato alla mente tutto il ciarpame detto sulle ong: 'taxi del mare', 'crociere'... viene solo da dire ba***di - affermò - Meloni, a Salvini, bast***di, come avete potuto? Come è stato possibile, tutto questo dolore descriverlo così?".

 

 

Che questo sia bastato allo scrittore per fare un passo indietro? Niente affatto. Anzi. A distanza di due anni, intervistato da La Stampa ha ribadito che tornerebbe a chiamare "bas**di" Meloni e Salvini: "Rivendico la mia indignazione e il mio più profondo disprezzo versi chi, di fronte a un naufragio, non dice che le vite umane vengono prima di ogni strumentalizzazione o percorso politico più o meno severo, inflessibile, feroce, da Papeete o da pacchia finita". D'altronde le posizioni dello scrittore sono chiarissime, visto che a elezioni vinte, accusò l'attuale premier e i suoi elettori di aver stilato "una prima lista nera di nemici della patria, alla faccia di chi diceva che il fascismo è un’altra cosa".

 

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