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Csm, col centrodestra al governo i giudici lavorano

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Paolo Ferrari
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Al Consiglio superiore della magistratura finalmente si lavora. I dati parlano chiaro: rispetto al primo trimestre della scorsa consiliatura guidata dal dem David Ermini, l’incremento delle pratiche smaltite è stato di circa il 30%. Il merito di questo cambio di rotta è di Fabio Pinelli, dallo scorso mese di febbraio vice presidente dell'organo di autogoverno delle toghe.

Pinelli, avvocato padovano eletto in quota Lega, davanti ad una arretrato incredibile, ha fatto quello che bisognava fare da tempo: abolire la “settimana bianca”, la prima settimana del mese in cui il Csm chiudeva e i consiglieri stavano a casa (pagati). Lavorare come tutti i comuni mortali, e quindi quattro settimane al mese, ha ricevuto il plauso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

«Desidero esprime apprezzamento per l’incremento dell’attività del Consiglio superiore nel corso dell’ultimo periodo, realizzato grazie anche al nuovo assetto organizzativo dei lavori consiliari, svolti senza alcuna soluzione di continuità», ha scritto Mattarella in una nota letta ieri in apertura di Plenum. «È stata una scelta necessaria - ha aggiunto il capo dello Stato - per far fronte a una notevole mole di lavoro accumulatasi nel tempo, considerato che la trattazione delle pratiche richiede sollecitudine ma anche attenzione verso le questioni che presentano oggettivi elementi di criticità».

 


«Sono consapevole dei gravosi compiti che il Consiglio superiore è chiamato a svolgere; al contempo, ho ben presente l’alta qualificazione dei suoi componenti nonché la professionalità dei magistrati addetti alla Segreteria e all’Ufficio studi, tutti a vario titolo impegnati nelle complesse attività d’istituto. Sono certo che lo sforzo di ciascuno consentirà il raggiungimento del comune obiettivo di assicurare il tempestivo ed efficace assolvimento dei compiti che la Costituzione assegna al Consiglio», ha quindi concluso Mattarella.

Solo raffrontando la definizione delle pratiche nel mese di marzo 2022 con quelle del mese di marzo 2023, si è passati da 1.471 pratiche a 3.660 pratiche, con un incremento percentuale del 150%. Il mese di marzo 2023 è stato il primo e allo stato unico mese interamente operativo con il nuovo assetto organizzativo dei lavori consiliari, senza soluzione di continuità. «Un ringraziamento personale – ha sottolineato Pinelli- a tutti i consiglieri, magistrati segretari, personale amministrativo e a tutti coloro che partecipano all’impegnativo compito di recupero dell’arretrato e al ripristino di un’efficienza effettiva del Consiglio Superiore della Magistratura». «L’efficienza veneta è finalmente arrivata al Csm», è stato il commento di Pierantonio Zanettin, ex componente del Csm e attuale capogruppo di Forza Italia in Commissione giustizia al Senato, originario di Vicenza. L’orario lavorativo spalmato su quattro settimane al mese, comunque, è al momento previsto fino al mese prossimo. C’è da sperare che Pinelli, complice l’arrivo della bella stagione, non voglia tornare a ritmi lavorativi da comfort zone.

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