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Rapina aggravata? "Ma è irregolare, merita le attenuanti": un caso in tribunale

Roberto Tortora
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Nonostante i cittadini di Milano lamentino da anni, e maggiormente negli ultimi mesi, i frequenti furti subìti in pieno centro, nelle metropolitane e sugli altri mezzi di trasporto pubblico, molto spesso ad opera di immigrati irregolari sbarcati in Italia senza avere un lavoro e una vera prospettiva, c’è chi considera il loro status, il loro viaggio estenuante dalle coste libiche, un salvacondotto che giustifica i piccoli furti, come quello di un cellulare.

Un 22enne in custodia cautelare per la tentata rapina aggravata di un cellulare alla Stazione Centrale di Milano, infatti, potrebbe avere un deciso sconto di pena. E il tema della migrazione è oggetto della perizia disposta dal gip Fabrizio Felice e affidata a due psichiatri. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, questo irregolare è passato attraverso esperienza probanti, come il campo di trafficanti in Libia, in attesa che i familiari in Marocco pagassero per lui un riscatto. I rapitori avevano pubblicato sui social una foto con una pistola puntata sulla sua tempia. Dopo questa, un’altra peripezia, cioè l’attraversamento del confine e l’imbarco verso Lampedusa.

 

Secondo gli psicologi, queste vicissitudini dolorose costituiscono un fattore patogeno, che aggrava in un post-adolescente comportamenti avversi alle regole in modo persistente. Secondo la perizia, “c’è un deragliamento clinico manifestato dopo l'arrivo in Italia con un abuso molto più intensivo di sostanze e la messa in atto di comportamenti criminali”. Patologia che potrebbe essere tramutata in una parziale “incapacità di intendere e volere”. Il ventiduenne, sempre secondo la perizia descritta sul Corriere, ha una concezione di sé di una persona “indirizzata verso luoghi che promettono maggiori gratificazioni, che però non ha colto, non riuscendo a sviluppare ruolo lavorativo e stabilità sociale, seguendo invece fantasie poco fondate”. Gli esperti, perciò, chiedono il servizio psichiatrico e il Sert per curarne la tossicodipendenza. Un precedente pericoloso, che potrebbe fungere da deterrente per tanti altri ladruncoli che affollano le nostre città e che, invece di essere espulsi, vengono in qualche modo premiati.

 

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