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Dossieraggio, la schermata imbarazza la sinistra: chi c'è nel mirino delle spie

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L'inchiesta sulla presunta attività di dossieraggio ha portato alla luce un sistema che avrebbe consentito a diversie persone di "spiare" personaggi politici e non solo. Secondo la procura di Perugia, sarebbero stati circa 800 gli accessi abusivi nelle banche dati. E le principali "vittime" di queste ricerche, al di là di personaggi che con la politica non hanno niente a che fare, come Fedez o Andrea Agnelli, sono di centrodestra. I numeri mostrati ieri a Quarta Repubblica, la trasmissione condotta da Nicola Porro su Rete 4, lo dimostrano.

Il grafico elaborato dal talk di approfondimento targato Mediaset mostra chi sono i "dossierati": 54 di centrodestra, 8 di centro, 6 del Movimento 5 Stelle e 6 di centrosinistra. Per quanto riguarda il centrodestra, gli "spiati" non sono certo soggetti terzi legati in qualche modo alla poltica, come nel caso di dem e grillini, ma si tratta addirittura di ministri, deputati, membri di primo livello degli staff. Il dato non può che portare a farsi delle domande, soprattutto su cosa realmente ci sia dietro a tutto questo.

 

 

 

Nei giorni scorsi, una delle reazioni più dure è stata quella della Lega: "Siamo di fronte a un vero e proprio attacco alla Repubblica e alla democrazia che coinvolge magistratura, guardia di finanza e giornali di sinistra - si legge in una nota del Carroccio - in più di un’occasione le Procure hanno aperto inchieste basandosi su presunti scoop sulla base di dati ottenuti illegalmente". Poi la richiesta affinché il Copasir approfondisca. "Se così fosse sarebbe una vergogna degna dell’Urss", ha detto il segretario leghista Matteo Salvini. 

 

 

 

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