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Davigo condannato, Feltri: "Era cattivissimo, punito dalla Nemesi"

 Vittorio Feltri

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"Penso che Davigo sia stato punito in base alla Nemesi storica, visto che lui quando era attivo era considerato inflessibile, cattivissimo": Vittorio Feltri lo ha scritto sul Giornale a proposito della condanna in appello del noto pm di Mani Pulite. Quest'ultimo è stato condannato a un anno e tre mesi (pena sospesa) per rivelazione del segreto d’ufficio nell’inchiesta sulla presunta loggia Ungheria. Il direttore editoriale del Giornale nonché fondatore di Libero prima ha detto che "la pena inflitta all’ex magistrato mi sembra eccessiva" e poi ha spiegato che potrebbe essersi trattato appunto di una Nemesi. 

Feltri ha quindi riportato un esempio dell'inflessibilità di Davigo: "Un tempo lontanissimo su questo giornale scrissi un articolo scherzoso su Piercamillo definendolo  intelligentissimo fin da ragazzino, al punto che quando eseguiva i compiti in classe, non volendo che i compagni copiassero il suo elaborato lo nascondeva dietro la carta asciugante. Non avessi mai osato sfotterlo sia pure bonariamente. Egli mi querelò per diffamazione e i suoi colleghi togati mi inflissero una antipatica punizione. Fui obbligato a risarcirlo versandogli una somma il cui ammontare non ricordo. Subii così una autentica ingiustizia". "Adesso - ha proseguito Feltri - è toccato a lui vestire i panni dell’imputato maltrattato forse perché non essendo più un collega dei giudici costoro lo hanno considerato una specie di Feltri qualunque". 

 

 

 

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