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Liguria, non solo Giovanni Toti: spunta un altro indagato pesantissimo

Giovanni M. Jacobazzi
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Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sarà interrogato domani in procura a Genova dalla gip Paola Faggioni. Il primo ad essere convocato questa mattina per l’interrogatorio di garanzia è invece l’ex presidente dell’Autorità portuale e ad (sospeso) di Iren, Paolo Emilio Signorini, detenuto nel carcere di Marassi. Sabato sono previsti gli interrogatori di Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Toti ed ex sindaco di Portovenere, e dell’imprenditore genovese Aldo Spinelli, entrambi ai domiciliari. Cozzani sarà anche sentito lunedì a La Spezia per il filone che lo vede indagato circa alcuni abusi sull’isola della Palmaria dove voleva realizzare uno stabilimento balneare. «Chi ha potuto sentirlo», ha riferito il governatore pro tempore Alessandro Piana, «mi ha detto che Toti è sereno e disposto a collaborare e a chiarire tutto quello che c’è da chiarire».

«Il presidente è determinato ad approfondire gli atti per presentare una difesa che spieghi come tutti i fatti richiamati negli atti stessi siano in realtà da interpretare in maniera differente alla luce della politica che ha sempre perseguito la Regione da lui guidata», è stato invece il commento dell’avvocato Stefano Savi, difensore di Toti, sottolineando come l’operato del suo assistito sia sempre stato finalizzato alla «tutela territorio, anche attraverso forme che hanno potuto indurre a equivoci ma che in realtà non hanno mai sconfinato in nulla di illecito».

 

 

 

La Finanza ieri ha sequestrato 216mila euro in contanti e altro denaro in valuta estera ancora da quantificare durante la perquisizione nell’abitazione di Spinelli. Nella casa dell’ex presidente di Genoa e Livorno sono stati trovati anche tre fucili da caccia e due fucili ad aria compressa, denunciati dalla suocera nel 2015, ma non dal diretto interessato. La procura starebbe poi indagando anche su uno dei maxi appalti, sul quale l’Anac ha da tempo attivato i propri uffici, per la realizzazione della nuova diga foranea del porto, uno dei dieci progetti strategici finanziato sia con gli stanziamenti del fondo complementare nazionale sia con i soldi del Pnrr. L’indagine è affidata al pm Walter Cotugno, lo stesso che sta seguendo il dibattimento per il crollo del ponte Morandi. E a proposito del porto di Genova, risulta indagato per abuso d’ufficio Paolo Piacenza, attuale commissario dell’Autorità portuale e già segretario generale dell’ente. 

 

 

 

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