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Daniele Capezzone, inchiesta-Liguria: "La diga e quel tentativo tragicomico della stampa progressista"

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Eccoci ad Occhio al Caffè, la rassegna stampa politicamente scorrettissima curata da Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero. "Non c'è dubbio, la questione di Genova domina ancora le prime pagine dei giornali, esattamente nella chiave che Libero vi ha anticipato dal primo minuto di gioco: una carta al giorno, il tentativo di dire che l'inchiesta si allarga anche se si tratta del medesimo materiale ripassato in padella". 

Ma che cosa emerge, oggi? "Per esempio - riprende Capezzone - il tentativo abbastanza tragicomico di dire che una maxi-diga dal costo di 1,3 miliardi sarebbe stata fatta solo per Aldo Spinelli, a fronte di un versamento di 70mila euro. Francamente anche un bambino piccolo capisce che c'è una sproporzione", rimarca il direttore.

Un capitolo a sé lo scrive Domani, che prova a mettere in mezzo il sindaco di Genova, Marco Bucci. E ancora, Spinelli e la sua audizione, in cui spiega di avere pagato tutti, "anche Emma Bonino, partiti lontani, anche contro l'opinione di mio figlio". "Uno normale - rimarca Capezzone - penserebbe che questo dovrebbe ridimensionare il fuoco di fila contro Giovanni Toti, e invece per i soliti giornali si aggrava la posizione di Toti". 

Dalle pagine dei quotidiani emergono anche "cedimenti politici attorno al governatore. Se nei giorni scorsi la palma della scarsa visione politica era stata di alcuni esponenti di FdI, ieri è stato il viceministro Edoardo Rixi a dire che andare avanti così due anni sarà dura. La sensazione è che i dieci piccoli indiani in trasferta a Genova non si accorgano di essere il terzo, quarto e quinto indiano. Si preoccupano solo di buttare a mare il primo...", conclude Capezzone. E ora, buona rassegna a tutti.

 

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