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Magistratura, Ignazio La Russa: "Chiarire meglio la Costituzione"

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"La destra, che vuole governare, vorrebbe rispetto per le prerogative della politica. Ed è per questo che dobbiamo chiarire questa zona grigia. Perché altrimenti non si capisce quale sia il confine tra le funzioni della giustizia e quelle della politica". Parola di Ignazio La Russa, che dalle colonne di Repubblica commenta l'ultima, furiosa polemica sulla magistratura politicizzata: la mail di Marco Patarnello, toga appartenente alla corrente di Magistratura democratica, in cui si attacca Giorgia Meloni per la sua riforma della giustizia con parole apparse a dir poco inquietanti a gran parte del centrodestra, Fratelli d'Italia in testa.

"Insieme, in modo concorde - maggioranza, opposizione, magistrati - dobbiamo perimetrare questi ambiti. La lite non funziona", ammonisce il presidente del Senato. "Alcuni magistrati vogliono affermare la propria visione della società e della politica attraverso la giurisdizione - prosegue -. A chi spetta definire esattamente i ruoli della politica e della giustizia? Alla Carta costituzionale. In passato tutto sembrava funzionare. Dopo Tangentopoli non è più stato così. Ci sono magistrati che vanno oltre, dando la sensazione di agire con motivazioni politiche. E ci sono d'altro canto politici che hanno il dente avvelenato con i giudici. Se la Costituzione non appare sufficientemente chiara, si può chiarire meglio".

 

 

 

Quindi La Russa aggiunge: "Una riforma del Titolo IV? Perché no, potrebbe essere utile una riforma che faccia maggiore chiarezza nel rapporto tra politica e magistratura. Così non funziona".

 

 

 

La sentenza che non ha convalidato il trasferimento dei migranti in Albania, infine, "si può criticare. È sempre successo, a destra come a sinistra. Nordio l'ha definita abnorme. Significa: fuori dalla norma". La destra, conclude, è sempre stata "dalla parte dei giudici". "Solo noi abbiamo candidato Borsellino al Colle. Eravamo al fianco di Mani pulite, forse oggi possiamo dire: anche troppo. Non è in discussione il rispetto della magistratura, che appartiene alla nostra storia". 

 

 

 

Le parole di La Russa vengono subito definite "gravi" da Elly Schlein. Intervistata ad Agorà, su Rai 3, la segretaria del Pd sembra chiudere a qualsiasi ipotesi di collaborazione con la maggioranza sul tema giustizia: "Guardi, se le premesse sono queste assolutamente no. Le affermazioni del ministro Nordio sono gravissime. Per altro da uno che nella vita aveva fatto il magistrato dovrebbe sapere che in Costituzione c'è un principio, quello della separazione dei poteri che è messo proprio a garanzia dei cittadini e dei loro diritti democratici. E qui chi sta andando oltre le proprie prerogative è proprio questo governo che vorrebbe rimettere mano, impariamo oggi addirittura da altre gravi parole del presidente del Senato, vorrebbe rimettere mano alla Costituzione per cancellare il principio di separazione dei poteri".

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