Un nuovo dettaglio si aggiunge al caso-Almasri. Si apprende infatti che Giulia Bongiorno, difensore della parte civile, nei primi giorni di giugno ha chiesto formalmente al Tribunale dei ministri di ascoltare il sottosegretario Alfredo Mantovano. La Bongiorno motivò la richiesta argomentando che il sottosegretario, avendo seguito personalmente tutte le fasi della vicenda, fosse in grado di fornire una versione più completa e dettagliata dei fatti. Tuttavia, la risposta del Tribunale è stata sorprendente: i giudici hanno deciso infatti di non ascoltare Mantovano, ma di convocare il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ritenendo che le posizioni di Meloni e Mantovano fossero “non fungibili”.
Questo episodio ha aggiunto ulteriore tensione alla vicenda: perché non ascoltare Mantovano, su cui ora pende la richiesta di rinvio a giudizio? La richiesta di archiviazione per Meloni e la decisione opposta per gli altri elementi del governo coinvolti viene aspramente criticata dal premier e dallo stesso esecutivo. E ovviamente la scelta di non accogliere la richiesta di ascoltare Mantovano ora solleva ulteriori interrogativi anche sull'effettiva trasparenza e imparzialità del procedimento in corso.
Almasri, Maurizio Gasparri: "Bonificare la magistratura, inaudito uso politico della giustizia"
La controversa, illogica decisione del Tribunale dei Ministri di chiedere l’archiviazione per il premier Giorgia M...A complicare ulteriormente il quadro, nelle ultime ore l'aspra polemica tra il ministro Nordio e l'Associazione Nazionale Magistrati (Anm). Ma non solo. Cesare Parodi, presidente dell'Anm, è finito nel mirino di FdI. "Sui recenti sviluppi del caso Almasri dobbiamo rilevare una situazione a dir poco inquietante. Nonostante la legge preveda che gli atti riguardanti la chiusura delle indagini siano trasmessi immediatamente dal procuratore al Parlamento, fino a oggi non c’è traccia di questi anche se portano la data del primo agosto. Vien quindi da chiedersi, cosa manchi affinché il procuratore Lo Voi possa trasmettere la documentazione al Parlamento". Così il deputato di Fratelli d’Italia, Carolina Varchi, capogruppo in Commissione Giustizia.
"In compenso, però - ha aggiunto -, ascoltiamo un intervento radiofonico del presidente dell'Anm Parodi che commenta questi provvedimenti che non sono nella nostra disponibilità, ma di cui parla come se li avesse. E come se non bastasse si mette addirittura a sproloquiare di soggetti, quali il capo di gabinetto del ministro Nordio, che non risulta da nessuna parte siano coinvolti nel procedimento. Ritengo che queste anomalie vadano censurate con fermezza perché rappresentano una mancanza di rispetto nei confronti del Parlamento e non rendono un buon servizio alla magistratura e alle stesse Istituzioni", ha concluso Varchi. La tensione tra magistratura e governo, insomma, continua inesorabilmente a salire.