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Le associazione dei consumatori: Milano sequestri tutte le auto diesel

Secondo uno studio Oms i veicoli a gasolio provocano tumori. E il Codacons ne chiede il sequestro

Alberti Eva
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Il Codacons, l'associazione dei consumatori, chiede di ritirare tutti i veicoli diesel di Milano e provincia. L'idea prende le mosse dal recente studio dell'Oms, pubblicato il 12 giugno: l'Agenzia per la ricerca ha monitorato 24 anni, dal 1988, gli agenti che possono causare il cancro. Allora aveva classificato le emissioni dei motori diesel tra i cancerogeni «probabili» per l'uomo (gruppo 2). Ora sono invece definiti «cancerogeni certi» (gruppo 1), e l'esposizione è associata al tumore al polmone e alla vescica. Gli esperti Oms hanno stabilito dunque che ci sarebbero «prove sufficienti» dell'associazione tra le emissioni dei motori diesel e l'insorgenza del cancro. A dispetto della presunta sorpresa e delle rassicurazioni dei costruttori d'auto (Allen Scheffer, direttore esecutivo del Diesel Technology Forum, ha sottolineato in proposito i miliardi di dollari spesi nella ricerca).   La richiesta - Ecco allora che il Codacons ha deciso di prendee sul serio lo srtudio, e di agire di conseguenza con un esposto alla procura di Milano. «Si chiede che il Procuratore della Repubblica adito voglia accertare il pericolo che la libera disponibilità dei veicoli diesel possa aggravare o protrarre le conseguenze di cui in narrativa e, quindi, voglia ordinare il sequestro preventivo ex articolo 321 del codice di procedura penale di tutti i veicoli alimentati a diesel presenti sul territorio della città di Milano e provincia», recita il testo. Secondo il comunicato, la mancanza di una prova certa aveva reso difficile in questi anni poter procedere penalmente nei confronti dei sindaci e dei presidenti di regione: ora si chiede anche di "accertare la responsabilità del sindaco pro tempore di Milano e del presidente della Lombardia per le ipotesi di violazione di legge" rispetto ai reati di omissione di atti d'ufficio e getto pericoloso di cose. Secondo Marco Maria Donzelli dell'Ufficio di presidenza del Codacons, "la prova inconfutabile del legame tra i gas di scarico dei motori diesel e la diffusione del cancro rende necessario un intervento straordinario da parte della Procura, a tutela della salute  dei cittadini. Da qui la richiesta di sequestro dei veicoli diesel, dato che sono una fonte di morte certa". Ma cosa verrebbe dire assecondare la richiesta? Su circa un milione e 770 mila auto immatricolate in provincia di Milano, ne verrebbero rapite al consumatore ignaro circa 580 mila a gasolio, un terzo; se si parlasse di veicoli pesanti per il trasporto merci, poi, la percenuale di diesel sale vertiginosamente: 144 mila contro meno di 14 mila a benzina. Inoltre, se l'iniziativa fosse accolta ed estesa a livello nazionale, si tenga conto che solo le auto diesel vendute quest'anno sono state 371.995 (meno che nel passato). Un'ecatombe. 

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