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Grillo fa il talebano come GiovanardiLa movida milanese piena di delinquenti

Lucia Esposito
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"Ogni notte fuori dai locali milanesi della movida risse, accolellamenti, aggressioni ai residenti, spaccio di droga, siringhe infette abbandonate nei portoni. Milano, capitale della 'ndrangheta, dello sballo e del chupito: la movida è diventato un fenomeno delinquenzale ma la lobby dei localari ha decretato che il chupito e gli alcolici debbano essere l'unico motore economico della città". Parla Beppe Grillo ma sembra Giovanardi.  L'esempio di Parma Il leader del Movimento Cinque Stelle contro la movida milanese nell'era Pisapia. Come contraltare cita il sindaco di Parma Federico Pizzarotti che "ha presentato un'ordinanza che vieta dopo le ventuno la vendita e la somministrazione di alcolici fuori dai locali come succede in tutte le città del mondo. Questo provvedimento, logico e di buon senso, serve per tutelare i residenti del centro storico condannati all'insonnia e a difendere i ragazzi dall'alcolismo". Le esternazioni di Beppe non sono piaciute ai giovani del Movimento Cinque Stelle che bocciano il suo intervento. C'è chi lo accusa di non conoscere cosa succede di notte nelle città. C'è chi scrive: «Prima di esprimere le tue opinioni sulla qualità o sulla opportunità di una vita notturna nelle città , forse dovresti interpellare i ragazzi che in quelle città vivono. Ovviamente, capirai come il tuo intervento suoni come un pre-stampato, adatto per un proselitismo elettorale, presso le persone sbagliate. E rispetto ai tuoi presupposti , tutto questo appare davvero deludente». 

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