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Siria, "arrestato" il vicepresidente:Assad nega ma è fuga continua

I ribelli: il braccio destro del presidente al-Sharaa avrebbe tentato la fuga in Giordania e il governo l'avrebbe messo ai domiciliari

Giulio Bucchi
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Un nuovo giallo nel decadente regime di Bashar al Assad in Siria. Il vicepresidente Farouq al-Sharaa sarebbe finito in manette agli arresti domiciliari dopo un tentativo di diserzione annunciato qualche giorno fa dalla tv al Arabiya. A confermarlo sarebbe, sempre attraverso l'emittente panaraba, il responsabile del Consiglio nazionale siriano Marwan Hajj Rifai. Le forze ribelli rivelano di aver tentato di farlo arrivare in Giordania, dopo che al-Sharaa aveva lasciato una settimana fa la capitale Damasco alla volta di Daraa. "Siamo estremamente preoccupati del fatto che il regime sia riuscito ad arrestare alcuni membri della sua famiglia costringedo al-Shara ad arrendersi", ha ammesso alla Cnn il portavoce dell'esercito dei ribelli Luay al-Miqdad. Il governo, però, smentisce ribadendo che il viceministro è ancora al suo posto. Nessuna immagine recente, però, è stata trasmessa dalla tv di Stato di al-Sharaa, 74 anni, in carica dal 2006 e considerato una delle figure chiave del regime di Assad.   

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