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Patty Pravo: "Basta tour, per amore dei fans"

Lo ha annunciato attraverso i suoi profili social di Facebook e Twitter

Leonardo Diana
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  di Alessandro Dell'Orto Il pensiero stupendo è che sia davvero una scelta d'amore. Una decisione coraggiosa per rispettare i fan, la musica e se stessa, successi e paure e ansie. Nicoletta Strambelli detta Patty Pravo, 64 anni e una voce che è un timbro d'autore, ha detto basta. Basta tour e - a questo punto è qualcosa in più di una previsione - basta carriera. Stop. Addio.  «Lo faccio per amore», ha sussurrato. Cercando di dare una spiegazione, dopo tanti misteri e qualche polemica, all'interruzione del “SulLa Luna Tour”, che avrebbe previsto altri 14 appuntamenti fino alla fine di settembre. Patty, che un mese fa ha ritirato il premio Lunezia (assegnatole per la seconda volta in carriera) per il brano  “La luna” firmato dall'amico Vasco Rossi con Gaetano Curreri (nuova hit dopo “E dimmi che non vuoi morire”), negli ultimi giorni aveva già fatto capire che qualcosa non andava.  Lampione e rabbia - Dopo aver rinviato a data da destinarsi il concerto del 18 agosto a Porto Cervo, l'ex ragazza del Piper aveva interrotto lo spettacolo a Roccapalumba (provincia di Palermo) alla fine della terza canzone, provocando malumori, la rabbia degli spettatori e cori di insulti. Che poi sono proseguiti sulla pagina di Facebook dell'artista. “Grandissima delusione stasera al concerto di Patty Pravo a Roccapalumba... - ha scritto uno dei fan - ha cantato soltanto tre canzoni, le ha cantate bene per la verità!!! Il terzo brano della scaletta è stato “La luna” e alla fine del pezzo inizia a recitare “vivo come la luna tra fasi alterne e calanti ed esplosioni crescenti, io questa sera non sono in grado di cantare”. E se ne va... Motivo: a quanto pare non gli andavano bene le luci poi anche il suono non la soddisfava, così ha detto il sindaco che si è scusato mortificato!!!”. Già, le luci e il suono (“Tutta colpa di un lampione che non le consentiva di leggere bene il gobbo”, aveva scritto la stampa locale provocando le dimissioni dell'assessore allo spettacolo della località). Oggi, però, capiamo che la verità era un'altra.   Attacchi di panico - Questa sera Patty avrebbe dovuto cantare a La Spezia e sabato era attesa alla Perdonanza Celestiniana a L'Aquila. Ma non ci sarà. «Non è stato un capriccio da rockstar, ma la reazione ad un forte disagio psicologico, di cui Nicoletta soffre da qualche tempo», ha spiegato Rossella Martini, manager e ufficio stampa dell'artista. E così ora è tutto più chiaro. «Soffre di attacchi di panico - ha rivelato - che si scatenano proprio in occasione di eventi a forte partecipazione emotiva, come i concerti, occasioni in cui lei cerca sempre di dare il massimo. Non sentendosi più all'altezza ha scelto di lasciare, per amore e rispetto della musica e del pubblico». Sì, Patty non sta bene. Non è serena. E non è tanto una questione fisica, come qualcuno aveva ipotizzato lo scorso luglio (si erano diffuse voci di un ricovero della cantante in una clinica di Bologna, alimentate dalle dichiarazioni dello stilista palestinese Jamal Taslaq, il cui entourage che aveva parlato di malore per giustificare il forfait alla sua sfilata romana), quanto una condizione psicologica. Gli appassionati più fedeli hanno capito. E, sempre su Facebook, hanno scritto: “Ciao Patty, ho saputo oggi dello stop del tour estivo per dei tuoi problemi. Prenditi il tempo che serve, senza nessuna fretta, e recupera secondo i tempi che ti servono per stare bene!”. Ma tornerà? Non tornerà? La manager fa capire che potremmo essere di fronte a un definitivo addio. «Dopo 46 anni sulle scene, Patty non fa concerti per soldi. Live Nation aveva progetti interessanti per lei, come un concerto alle Cascate del Niagara, ma ora è tutto fermo. Se sentirà di farcela, tornerà, altrimenti non farà più concerti. Qualunque sia la sua scelta l'importante è che sia una decisione presa con serenità. I fan sono disperati. Nicoletta è una donna forte e io confido nella sua forza». La forza di smettere - E la forza è anche saper dire basta senza diventare patetici. Smettere quando sei ancora all'apice, perché non reggi più la tensione e la pressione dopo  una carriera straordinaria che però non può durare per sempre. Molti, troppi non sono capaci di farlo e si trascinano senza voce, senza motivazione, senza più talento. Mancando - così - di rispetto a se stessi e agli altri. Non è il caso di Patty. Il pensiero stupendo è che per lei sia davvero una scelta d'amore.  

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