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Mario ai piedi di Angela"Rag. Montozzi, è lei?"

Più la cancelliera ci tratta male, più il premier si dice soddisfatto In fondo, siamo sempre stati un paese di cortigiani

Matteo Legnani
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Da Monti a Montozzi il passo è breve: basta andare in vista in Germania, incontro con la Mega-Cancelliera galattica, la potentissima, e anche un po' subdola, Direttrice Totale della Mega-Ditta Europa, duchessa-contessa-viscontessa (e metteteci voi qualche altra cosa) Angela Merkel. Et voilà, ecco a voi Mario rag. Montozzi della poco premiata Mini-Ditta Italia DebitBtpBotSpread. Sapete com'è andata: Monti e la Merkel si sono incontrati, hanno discusso e nessuno sa con precisione cosa si siano detti. Poi, in conferenza stampa, la Cancelliera ha sorriso ed elogiato l'Italia, ha detto che possiamo farcela da soli, che non c'è bisogno di alcuno scudo (ovvio, i soldi europei sono anche soldi tedeschi e la Merkel non vuole darci neppure un euro), ha puntualizzato (in netto contrasto con la posizione italiana) che il fondo salva-Stati non può avere licenze bancarie. A conti fatti, Angela Merkel ci ha sbattuto la porta in faccia, con grande eleganza e diplomazia. Monti, soddisfatto, sorrideva. Il giorno dopo soddisfazione e sorrisi sulla stampa nazionale. Al quadretto è mancata una sola frase: «Mi scusi, Venerabile Maestà. Disponghi di me come meglio vuole! Mi concedi l'onore di essere il suo umilissimo servo! Com'è umana lei!». Per il resto, e senza offesa, un perfetto Fantozzi-Montozzi rag. Ugo-Mario, egregia Mega-Cancelliera siamo al suo servizio. Leggi l'articolo integrale di Mattias Mainiero su Libero in edicola oggi 31 agosto

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