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Torna la violenza in LibanoEsplode un'autobomba: 22 morti

La strage in un parcheggio alla periferia meridionale di Beirut controllata dal movimento sciita filo-iraniano Hezbollah

Lucia Esposito
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Torna la violenza in Libano. Diverse persone sono morte e numerose rimaste ferite nell'esplosione di un'autobomba in un'area in un parcheggio alla periferia meridionale di Beirut controllata dal movimento sciita filo-iraniano Hezbollah. Gli uomini di Hezbollah hanno subito isolato l'area, un centro commerciale gestito dall'organizzazione nel quartiere di Bir al-Abed. L'esplosione ha innalzato colonne di fumo nero verso il cielo. Il bilancio è di 22 tra morti e feriti, econdo l'emittente France 24.   Il quartiere è considerato un feudo di Hezbollah. L'esplosione, secondo l'emittente tv Mtv, è avvenuta mentre molti fedeli sciiti pregavano. L'attentato è avvenuto mentre per la comunità sciita del Libano è appena iniziato il Ramadan, il mese di digiuno dei musulmani.   L'attentato è il secondo a colpire la cintura meridionale sciita di Beirut dall'inizio dell'anno. Al Manar, l'emittente vicina a Hezbollah, ha mostrato le immagine del fumo levarsi dalla zona e squadre di pompieri e mezzi di soccorso al lavoro per domare le fiamme, mentre gli uomini di Hezbollah hanno subito isolato l'area. Il ministro della Salute, Ali Hassan Khalil, ha fatto sapere che 53 persone sono rimaste ferite, di cui 12 restano ricoverate in ospedale e due sono state sottoposte a operazioni chirurgiche. L'esplosione è avvenuta in un momento in cui molti musulmani sciiti pregavano, dal momento che l'attentato è avvenuto nel giorno in cui per la comunità libanese è appena iniziato il Ramadan, il mese di digiuno. La situazione in Libano è drammaticamente peggiorata da quando, due anni e mezzo fa, nella limitrofa Siria è scoppiata la guerra civile e nel conflitto sono entrati anche i miliziani sciiti libanesi, schieratisi a sostegno del presidente siriano Bashar al-Assad. Immediata la condanna dell'attentato da parte del mondo politico, a cominciare dal presidente Michel Sleiman. Momenti di tensione però sono scaturiti dalla visita sul posto del ministro dell'Interno, Marwan Charbel, membro del fronte anti-Assad, che secondo testimoni oculari è stato attaccato da sostenitori di Hezbollah. Uno degli eletti del movimento sciita in Parlamento, Ali Meqdad, ha detto che l'accaduto è "il frutto di agenti che stanno cercando di destabilizzare il Libano".   Secondo fonti della sicurezza, a Tripoli, teatro di frequenti scontri tra i sostenitori delle due opposte fazioni in guerra in Siria, uomini armati sono scesi in strada e hanno sparato in strada in segno di gioia per l'accaduto. Non è la prima volta che i quartieri meridionali di Beirut, sotto il controllo di Hezbollah, vengono colpiti per ritorsione contro il sostegno fornito ad Assad dal movimento filo-iraniano: già lo scorso maggio, due razzi erano caduti sulla zona, ferendo quattro persone, poche ore dopo l'annuncio del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, di sostengo ai lealisti siriani fino alla vittoria.

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