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Calabria, Callipo si vergogna dei dem. La promessa: "Se sarò eletto niente partiti in giunta"

Marco Rossi
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Parte ufficialmente la campagna elettorale di Pippo Callipo in Calabria. E, come prima cosa, il candidato governatore del centrosinistra prende le distanze dal Pd. Un po' come ha fatto il "collega" Bonaccini in Emilia-Romagna, insomma. Lo scrive Libero in edicola domenica 5 gennaio. A chi gli chiedeva se avesse sentito il governatore uscente Mario Oliverio, Callipo ha infatti risposto deciso: "Non ho avuto modo di sentire Oliverio, è una questione interna al Pd in cui non voglio entrare". Poi lo "smarcamento": "Sono sceso in campo con "Io Resto in Calabria" e ho detto "chi vuole si avvicini a noi, il progetto è questo, non ho niente di nascosto, non ho progetti riservati". Il Pd dopo due ore e mezzo ha detto "noi ci siamo, affianchiamo Callipo". Poi se hanno problemi all' interno li devono risolvere loro". Insomma, il messaggio è chiaro: Callipo non si sente il candidato dei dem. Al contrario, sarebbero Zingaretti e soci a essere saliti sulla sua barca. Sono ospiti, quindi. Al massimo compagni di strada. Ma niente di più. Per approfondire leggi anche: Calabria, Pippo Callipo e Pd tremano La conferma della freddezza verso il Pd è arrivata quando il candidato governatore ha parlato della sua eventuale futura giunta: "Non mi chiuderò nel palazzo. Punterò su meritocrazia e competenza, su persone che rappresentano l'eccellenza nel settore di sui saranno chiamati a occuparsi. In giunta non ci saranno rappresentanti dei partiti". Certo, viene da chiedersi cosa ci stia a fare il Pd nella coalizione, visto che non avrebbe scelto il candidato, non avrebbe contribuito al programma e, in caso di vittoria, non avrebbe nemmeno suoi uomini in giunta.

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