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Troppe multe ai preti "fracassoni"Arriva la legge salva-campane

Le campane chiamano in chiesa i fedeli

Tre consiglieri regionali Pdl del Veneto: "Salvaguardare tradizione, limiti di legge non vanno applicati alle parrocchie"

Matteo Legnani
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 L'ultimo caso di una lunga serie, è quello di Carpenedo, in provincia di Venezia. Dove il parroco è stato multato di 1.282 euro per utilizzo "non regolamentare" delle campane. La storia è sempre quella: il "don" suona le campane, magari prima della messa del mattino e quindi la mattina presto, e i vicini dopo un po' non lo reggono più (specie se non sono credenti). A volte va a finire che le parti si mettano d'accordo. Ma le cronache hanno riportato tanti casi di preti denunciati per disturbo della quiete pubblica e "puniti" con multe anche pesanti. In Veneto (regione dove le battaglie sull'identità e le tradizioni sono particolarmente sentite) tre consiglieri regionali del Pdl hanno deciso di andare in soccorso delle parrocchie fracassone con un progetto di legge regionale già definito "Salva-campane". Dario Bond, Renato Chisso e Carlo Alberto Tesserin chiedono che “la   determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore previsti dalle normative in vigore, non si applichi all'utilizzo delle campane o di orologi campanari o altri apparecchi utilizzati per scopi liturgici o connessi all'esercizio del culto”. I tre esponenti del Pdl chiedono ai colleghi degli altri gruppi che fanno parte della commissione Ambiente del Consiglio veneto di impegnarsi per accelerare l'approvazione della legge “a salvaguardia di una tradizione come il suono delle campane che va tutelata al di là delle convinzioni religiose”.

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