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Arrestato postino in casa aveva700 chili di lettere

Non consegnava la corrispondenza dalla fine del 2011. Le indagini partite dalle segnalazioni dei cittadini di Capaci, in provincia di Palermo

Matteo Legnani
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Settecento chili di posta sono tanti. Ingombrano di brutto. Ma un postino di Capaci, in provincia di Palermo, preferiva tenerseli in casa, piuttosto che fare il suo dovere e consegnare quella posta ai legittimi destinatari. Fino a ieri, quando i carabinieri lo hanno arrestato. L'uomo, P. A., 56 anni, originario di Verona e trasferitosi a Palermo due anni fa, è accusato di peculato, violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza commessa da persona addetta al servizio delle poste, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e violazione della segretezza della corrispondenza. In casa del dipendente delle Poste i militari hanno rinvenuto migliaia di lettere, raccomandate, assicurate, carte di credito, atti giudiziari, fatture. Si tratta in totale di 700 chili di corrispondenza che da mesi non veniva recapitata dal portalettere, il quale falsificava le firme dei destinatari sul registro delle consegne. Le indagini erano state avviate su segnalazione di diversi cittadini che lamentavano di non aver ricevuto la posta attesa, e con i carabinieri ha collaborato la direzione delle Poste di Palermo. Nel periodo oggetto degli accertamenti, dalla fine del 2011 a oggi, l'impiegato aveva lavorato temporaneamente per sostituire colleghi anche negli uffici di Isola delle Femmine e Carini. I militari lo hanno pedinato e lo hanno sorpreso mentre nascondeva nel suo domicilio la corrispondenza affidatagli per la consegna giornaliera. Nel corso della perquisizione sono stati ritrovati anche due caschi da motociclista di proprietà di Poste Italiane. I militari hanno sequestrato le lettere ritrovate e invitano gli interessati ad attendere gli sviluppi della vicenda giudiziaria per rientrare in possesso della loro posta.

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