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Ripesca famiglia da un canalePermesso di soggiornoall'immigrato "eroe"

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Lo scorso 17 ottobre il marocchino Adoiou Abderrahim aveva salvato un bimbo di 5 anni e i suoi genitori finiti con l'auto in acqua

Matteo Legnani
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Il ministro dell'Interno, Annamaria  Cancellieri, ha dato disposizione agli uffici del Viminale perchè   venga rilasciato un permesso di soggiorno per motivi umanitari, per la  durata di sei mesi, a favore del cittadino marocchino Adoiou Abderrahim. Lo riferisce una nota del ministero. Il permesso è concesso, si legge nella nota, “per il coraggio,  l'elevato senso civico e lo spirito di appartenenza alla comunità dimostrati lo scorso 17 ottobre quando ha tratto in salvo una famiglia, tra cui un bambino di cinque anni, che si trovava a bordo di  un veicolo finito fuori strada nelle acque di un canale”. La notte del 17 ottobre, assieme alla fidanzata, anche lei marocchina, Adoiou Abderrahim percorreva in auto una strada che taglia i campi del Fucino, nel Lazio, preceduta da un'altra vettura. "Senza nemmeno fare la curva, quell'auto è uscita di strada, finendo dritta nel canale", aveva raccontato il marocchino. Adoiou si fermò, si spogliò, si tuffò e, uno ad uno, estrasse dalle acque prima un bambino, poi i suoi genitori. Questo mentre la sua fidanzata chiamava i carabinieri. All'arrivo della pattuglia, un carabiniere riconobbe Adoiou. "Mi disse: vai a casa" ricorda ancora l'immigrato. Che il giorno dopo si scoprì "clandestino eroe" nelle cronache dei Tg. Adoiou andò a trovare prima la signora che aveva salvato, poi il marito, in condizioni più gravi all'Aquila. "La signora mi disse che ero un angelo, ma io feci quello che avrebbe fatto chiunque al posto mio". Poi, il "clandestino eroe" riprese la sua vita da invisibile, finché l'altro ieri non è stato fermato a Roma, durante un controllo in un albergo.

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