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Arrestato Costa, il candidato grillino "moralizzatore": organizzava sequestri e chiedeva il riscatto

Nicoletta Orlandi Posti
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Lo chiamano il "moralizzatore" per la sua attenzione ai problemi dei più deboli e bisognosi di assistenza ed è uno dei principali ed attivi esponenti del Movimento Cinque Stelle a Bassano del Grappa. Tanto è vero che era stato candidato per il partito di Beppe Grillo alle prossime elezioni amministrative bassanesi per un posto da consigliere comunale. Ma di etica, moralità, e rettitudine non sembra averne molta il grillino Stefano Costa che ieri è stato arrestato dai Carabinieri di Cittadella, Padova, nell'ambito di una vasta operazione del Comando provinciale con l'accusa di rapina aggravata, sequestro di persona ed estorsione. Insieme al 47enne veneziano Nerio Corò, libero professionista, anch'egli finito in manette, Costa è infatti ritenuto responsabile del rapimento lampo di un imprenditore padovano avvenuto lo scorso novembre a Bassano. Costa e Corò avrebbero dopo il sequestro dell'imprenditore avrebbero chiesto alla famiglia il pagamento di una somma di 200mila euro per il rilascio. Il sequestro - L'imprenditore, racconta Alessandro Tich su Bassano.net, era stato contattato dai malintenzionati per un affare e invitato a un appuntamento in una zona appartata nella nostra città. Qui ha trovato uno dei due, che lo ha minacciato con un coltello, imbavagliato e portato in auto dall'altro complice. La coppia di sequestratori, presentatisi come affiliati alla ‘ndrangheta, hanno quindi chiesto per la sua liberazione 200mila euro da pagare entro pochi giorni. Il malcapitato, dopo il suo rilascio, aveva quindi subito diverse minacce dai due indagati per rispettare il pagamento. La vittima tuttavia non si è persa d'animo e si è quindi rivolta ai Carabinieri di Cittadella, che dopo intensificate indagini del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno identificato i due presunti sequestratori ed estorsori. L'operazione ha condotto complessivamente a 13 arresti e 19 denunce. L'esclusione dalle liste - Ovviamente la notizia ha fatto balzare sulla sedia Beppe Grillo e, ancor prima di aspettare la conclusione delle indagini, il nome di Costa il "moralizzatore" è stato escluso dalle liste. Una perdita importante: stando a quanto riportano i giornali locali lo scorso 12 aprile Costa era presente al lancio della campagna elettorale pentastellata a Bassano.

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