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"Grande guerra, piccoli generali": l'iniziativa gratuita in edicola con Libero

Andrea Tempestini
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La sconfitta di Caporetto fu un disastro che grida vendetta. Poteva essere evitato e, di fatto, si realizzò solo per il concorso determinante della dabbenaggine dei generali dello Stato Maggiore. Ignoranti con i gradi sulla giubba sacrificarono decine di migliaia di uomini e poi li marchiarono con l'accusa di essere stati dei vigliacchi. Caporetto, uno degli episodi della Prima guerra mondiale che l'Italia, suo malgrado, non dimenticherà mai. E Caporetto è solo uno degli episodi di Grande guerra, piccoli generali, l'ultima iniziativa di Libero. Il volume, di Lorenzo Del Boca ed edito da Libero e Utet, sarà in edicola all'interno di Libero da venerdì 25 luglio, ogni giorno dal martedì alla domenica, gratuitamente. Potrete avere Grande guerra, piccoli generali con la singola copia di Libero. Gli inserti, da leggere e rileggere, sono una feroce cronaca della Prima guerra mondiale, dalla quale emerge tutta l'inadeguatezza di chi comandava il nostro esercito. Prima del 1914, quando iniziarono le ostilità, i soldati erano cresciuti alle direttive dei generali Paolo Spingardi e Alberto Polillo: entrambi coltivavano il mito di Napoleone. Insomma, i due erano rimasti con i piedi e con la testa nelle pastoie del secolo precedente. Poi, quando l'Italia entrò in guerra, l'esercito fu affidato a Luigi Cadorna, un presuntuoso. Ma i guai maggiori, per gli italiani che combattevano, venivano dagli stessi italiani che non avevano maturato alcuna idea e che si aggrapparono a convinzioni incrollabili. Così i generali pretesero di mandare le truppe all'assalto anche quando ogni logica l'avrebbe sconsigliato. Una storia che potrete scoprire nei dettagli in Grande guerra, piccoli generali, in edicola - gratuitamente - all'interno di Libero da venerdì 25 luglio. Corri in edicola!

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