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Yara: nuova perquisizione in casa Bossetti

Ignazio Stagno
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Continuano le indagini su Massimo Bossetti. Gli inquirenti hanno eseguito altre perquisizioni nella casa del muratore di Mapello. Tra gli oggetti sequestrati anche una foto di famiglia, un biglietto d'amore che la moglie Marita Comi gli ha scritto per San Valentino, un giubbotto, delle fatture e dei biglietti da visita. Sono questi alcuni dei 34 reperti che i carabinieri del Ros e i poliziotti dello Sco hanno prelevato nella casa di Massimo Giuseppe Bossetti, il carpentiere di Mapello in carcere, in isolamento da 38 giorni, con l'accusa di aver ucciso Yara Gambirasio.  La perquisizione - Gli investigatori hanno anche spulciato i diari di scuola dei tre figli del carpentiere di 8, 10 e 13 anni. Hanno inoltre aperto le scatole dei loro giochi e controllato gli album delle figurine. Nell'interrogatorio del gip per la convalida del fermo, l'uomo aveva giustificato così le sue tappe all'edicola, proprio quella all'angolo del centro sportivo di Brembate Sopra, da cui era sparita Yara: "I miei bambini mi chiedevano se riuscivo a trovare le figurine di Yu gi oh e di Top gun. Mi fermavo lì, perché era l'ultima edicola prima di arrivare a casa". Era sul suo tragitto dal cantiere di Palazzago, dove lavorava all'epoca, a Mapello. Un'abitudine, secondo lui. Un'occasione per agganciare Yara per gli inquirenti. I telefonini - La nuova perquisizione arriva a distanza di poco più di un mese dalla precedente del 20 giugno. La prima volta, il giorno del fermo, lunedì 16 giugno. La seconda, il giovedì successivo, e poi ancora venerdì. Erano arrivati anche gli uomini del Reparto investigazioni scientifiche di Parma, tute bianche, guanti e luminol, per scovare anche tracce di sangue. Poco trapela su che cosa sia emerso dal materiale affidato alle mani esperte dei consulenti della procura. Resta da chiarire ancora un punto: Bossetti aveva una decina di telefonini. Cosa ne faceva? Uno, per esempio, "mi era caduto in acqua e avevo cercato di asciugarlo con il phon". Per gli altri ha dato ulteriori spiegazioni: "In uno mi entrava sempre la polvere per via dei mio lavoro e lo smontavo per pulirlo, un altro ancora ha la batteria che non tiene e poi c'è quello che ho regalato a mio figlio per la cresima". Gelo in famiglia - Intanto Bossetti resta isolato. Il padre e la madre non sono ancora andati a trovarlo in carcere. Mamma Ester ha chiesto e ottenuto di vedere il suo Massimo già dalla scorsa settimana, ma fino a ieri non risultava fosse ancora andata a trovarlo. Si divide tra il lavoro come badante e il marito malato. Ma i rumors dalla procura dicono che dietro la mancata visita al figlio ci siano di mezzo anche altre questioni familiari e di gestione dei colloqui. Quel Dna di Bossetti in famiglia pesa come un macigno.

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