L'ex consigliere di Rifondazione: "Israele? Riapriamo i campi di sterminio"
In tutto il mondo, ancora manifestazioni “per la pace” a senso unico, a favore dei palestinesi e contro i raid israeliani, senza ricordare i razzi di Hamas. Squilibrio che non pare dovuto al divario fra i morti delle due parti, 1000 palestinesi e “solo” (si fa per dire!) una quarantina di israeliani, ma a radici ideologiche. Spicca l'infelice commento di un ex-consigliere comunale di Rifondazione Comunista, Lanfranco Lancione, di Teramo, che ha postato su Facebook: «Riaprite i campi di sterminio, subito!». E vi ha pure abbinato la foto del lager di Auschwitz! Lancione ha poi rincarato la dose con commenti successivi: «Gli ebrei, con la storia dell'antisemitismo hanno stufato. Non si può dire né fare nulla contro di loro, sono autorizzati a fare tutto». Segnalato da fonti come il Corriere d'Abruzzo e l'Huffington Post, l'episodio ha suscitato la presa di distanza di Rifondazione, le cui segreterie nazionale e abruzzese hanno spiegato che «Lancione non è più un nostro iscritto dal 1998”, liquidandone le parole come “cretinate orrende”. Intanto, ieri nuovi cortei pro-Gaza, in Italia, specie a Milano, Pordenone e Reggio Calabria e all'estero. Capofila, resta la Francia. Dopo gli scontri e gli slogan antisemiti dei giorni scorsi, sono state vietate nuove sfilate a Parigi. Ma 5000 dimostranti hanno tenuto un sit-in abusivo attorno alla fontana di piazza della Repubblica, circondati da agenti antisommossa. Lì hanno bruciato una bandiera israeliana e, arrampicati sulla statua della fontana, hanno lanciato fumogeni coi colori palestinesi. Barattoli e altri oggetti sono stati lanciati sui gendarmi, che in serata avevano arrestato 40 persone. In altre parti della Francia, cortei tranquilli, con 10.000 persone a Lione e altre sfilate a Saint Etienne e Clermont Ferrand. In America, pur alleata con Israele, 3000 persone si sono radunate a New York, in Times Square, chiedendo a Obama di non sostenere Netanyahu. Perfino nella lontana Buenos Aires, circa 1000 persone hanno sfilato davanti all'ambasciata israeliana in Argentina, guardandola storto. di Mirko Molteni