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Legnano parcheggi "riservati" solo ai musulmani: residenti infuriati

Ignazio Stagno
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La Jihad arriva anche nel parcheggio. Succede a Legnano, alle porte di Milano.  Se sei italiano, o meglio se non sei musulmano, non puoi parcheggiare in una determinata zona ad un determinato orario: il tutto in un parcheggio pubblico. A raccontare l'incredibile vicenda è il Giorno. Il divieto di parcheggio scatta tutti i venerdì di preghiera. Un calvario, questo, che verrebbe imposto dalla comunità musulmana in via XX Settembre e precisamente nelle immediate vicinanze dell'Associazione culturale italo-araba, un vero e proprio luogo di culto a detta degli stessi fedeli che la frequentano. La denuncia - A denunciare alla Polizia locale una situazione definita “inaccettabile e che rischia ora di sfuggire di mano” sono stati i residenti, i commercianti e chi lavora in zona. "Tutti i venerdì di preghiera, dalle 12 alle 14 — dice all'unisono la gente che abita in quella zona — davanti ai posti auto pubblici si posizionano delle “sentinelle” avvolti in tuniche e veli. E lì fanno poi parcheggiare solo coloro che credono nella religione islamica. Se non sei uno di loro ti rispondono che quel parcheggio è riservato ad altri. E guai a lamentarsi. Se protesti infatti rischi di essere apostrofato a malo modo. A volte si è rasentata anche la rissa e c'è chi, dopo non aver rispettato il loro assurdo e illegittimo divieto di posteggio, si è ritrovata l'auto danneggiata".    Le proteste - E a confermare la tesi dei residenti è pure la polizia locale di Legnano: "Sì è vero ci sono giunte diverse segnalazioni in tal senso. I controlli da parte nostra non mancano di certo e per ora non abbiamo rilevato nulla di irregolare". "Certo — replicano i commercianti —. I vigili urbani arrivano sempre dopo le 14, quando oramai il problema non esiste più. Non si tratta di voler polemizzare nei confronti di una cultura e una religione diverse dalle nostre, ma solo di non permettere che dei posteggi pubblici si trasformino in privati e gestiti a seconda del Dio in cui credi".

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