Nadine, da Milano alla jihad: "Voglio uccidere gli infedeli"
Dal 2007 viveva a Niguarda, nella periferia nord di Milano; arrivata con un visto turistico dalla Tunisia, è rimasta nel nostro Paese da clandestina. Ora la Digos la considera un pericolo per l'Occidente. La conversione dopo 7 anni a Milano - Ha vissuto per sette anni in una casa popolare in zona Niguarda, Nadine (nome di fantasia) la 33enne tunisina che nel 2011 ha inziato il suo indottrinamento sul web per poi convertirsi all'integralismo islamico, abbandonando i vestiti e gli usi occidentali. La sua storia viene raccontata oggi da Repubblica: dopo la conversione e prima di inziare un periodo di isolamento autoimposto, la donna dedicava le sue giornate al nipotino, che accompagnava a scuola ogni giorno, restando però sul marciapiede opposto all'ingresso dell'istituto, per non avvicinarsi alle donne impure occidentali. "Devo partire. Andare in Siria. Dare la morte agli infedeli in combattimento. Il mio desiderio è combattere e morire", rivela la 33enne al quotidiano. Il desiderio di Nadine è quindi quello di servire la patria islamica insieme ai combattenti jihadisti, per potersi garantire un posto in Paradiso; si ripropone quindi una storia simile a quella di pochi giorni fa, quando una ragazza sua connazionale di 21 anni ha lasciato il suo paese per diventare una schiava del sesso a disposizione degli jihadisti, perchè così facendo "avrà il Paradiso". Nell'agosto scorso Nadine è stata espulsa dall'Italia.