Yara, Massimo Bossetti: finisce l'isolamento, andrà in cella con stupratori e pedofili
E' finito l'isolamento in carcere per Massimo Bossetti: il 44enne, accusato dell'omicidio della piccola Yara Gambirasio, dopo 136 giorni trascorsi in cella e in solitudine, potrà da ora trascorrere le proprie giornate assieme agli altri detenuti del carcere Gleno di Bergamo. Bossetti, con ogni probabilità, sarà trasferito nel reparto "protetti" della struttura bergamasca, in cui si trovano i detenuti accusati di reati sessuali di vario tipo (dallo stupro alla pedofilia) o di crimini che potrebbero anche esporlo a ritorsioni da parte dei compagni di cella. La sorpresa degli avvocati - Dal 16 giugno, giorno in cui Bossetti fu arrestato, il carpentiere di Mapello era detenuto in un'ala del carcere riservata a chi non può incontrare nessuno a parte avvocati e familiari. Il pm Letizia Ruggeri ha disposto la revoca della misura cautelare lo scorso 28 ottobre (proprio il giorno del compleanno di Bossetti), con grande sorpresa anche dei legali del 44enne, che avevano chiesto la scarcerazione per il loro assistito, ma non la revoca dell'isolamento.