Consulta, la candidata Sandulli e quel documento contro il Cav
Dopo il ritiro delle candidature di Catricalà e Violante si riaprono i giochi per le nomine della Corte Costituzionale. La settimana prossima potrebbe essere quella decisiva per l'elezione da parte del Parlamento di due giudici della Consulta. In pole position ci sarebbero due donne: Silvana Sciarra, professoressa ordinaria di Diritto del Lavoro alla Luiss e docente all'Università di Firenze, e Maria Alessandra Sandulli, avvocato e docente all'Università di Roma Tre. Il nome di quest'ultima è inserito tra quello di centinaia di professori che alla fine del 2005, firmarono l'appello "Salviamo la Costituzione" contro la riforma della Costituzione dell'allora governo Berlusconi che viene definita senza mezzi termini "pessima". Un appello sottoscritto da 17 presidenti e vicepresidenti emeriti della Corte Costituzionale, 183 professori universitari di diritto costituzionale, diritto pubblico e diritto amministrativo, 102 altri professori universitari di materie giuridiche, 184 professori universitari di altre discipline. La Sandulli, molta vicina a Letta, viene indicata come candidata vicina a Forza Italia. In realtà, la docente non convince affatto il centrodestra tanto che alcuni parlamentari hanno ripescato proprio quel documento. Vale la pena sottolineare come, la stessa Sandulli, non abbia espresso nessuna critica e nemmeno una perplessità a proposito delle riforme del governo Renzi.