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L'ultima scemenza di Matteo Renzi: il bollino blu del non corrotto

Nicoletta Orlandi Posti
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L'ultima scemenza: il bollino blu del non corrotto Quando è scoppiato il caso di Mafia Capitale, Matteo Renzi ne ha sparata una al giorno per fare vedere che come sempre lui aveva la risposta pronta a tutto. Per alzare il polverone intorno al suo Pd che per decenni ha preso e dato soldi alla coop 29 giugno di Salvatore Buzzi, si è scandalizzato (per quel che offriva lo specchio?), ha imprecato, ha fulminato, commissariato, declamato, perfino legiferato sulla corruzione: su tutta meno quella che stava travolgendo anche il Pd romano (la legge non sarà applicabile a Mafia Capitale). E l'ultima che dalle file di Renzi è uscita è quasi una barzelletta: il bollino blu anti-corruzione. L'idea - Questa “straordinaria” idea è venuta all'uomo-risposta di Renzi allo scandalo del Mose: Raffaele Cantone, commissario anticorruzione. Per vararla si è messo pure d'accordo con l'Antitrust e Confindustria. D'ora in avanti una apposita commissione metterà alle imprese che hanno buona fama, grandi lodi e non sinao mai state pizzicate prima in guai giudiziari, una sorta di bollino blu della legalità: questa è una impresa onesta. Con il bollino secondo Cantone si avranno anche più punti per vincere un appalto pubblico, a prescindere dai contenuti della proposta. Bel fuoco d'artificio. Purtroppo a Roma quel bollino blu con al centro la parola “Onesto” fino a un mese fa l'avrebbero data alla Coop 29 giugno e al prode Salvatore Buzzi, cui Oscar Luigi Scalfaro ripulì la fedina penale con provvedimento di clemenza. Tutta la sinistra che contava nella capitale specava lodi e perfino lacrimucce per il grande impegno della coop chiave della mafia romana nel reinserimento di ex detenuti. Si occupavano di rifiugiati siriani, e perfino di poveri rom. Con in testa Laura Boldrini, tutte le istituzioni (probabilmente lo stesso Renzi) avrebbero chiesto al Cantone di turno di dare alla Coop non uno, ma tre bollini blu dell'onestà. E la Mafia avrebbe raddoppiato gli appalti che già otteneva. Lasciate perdere per favore queste sciocchezze- spot, che alla fine sono anche diseducative. Non c'è ragione di dare alcun bollino blu a chi si comporta secondo quanto stabilisce la legge: fa semplicemente il suo dovere, e così sarebbe reputato in tutto il resto d'Europa. Si dia la caccia ai corrotti, e non si prendano soldi da aziende che poi concorrono agli appalti decisi dagli stessi finanziati che oggi fanno gli gnorri. Bollino nero a loro, è molto meglio. Bollino nero a Renzi e alle sue cene finanziate dalle coop di Mafia capitale, bollino nero al Pd romano, bollino nero a Gianni Alemanno e a tutti gli esponenti coinvolti. di Franco Bechis

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