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Martina Levato: "Sono pentita, spero di poter finire l'Università"

Lucia Esposito
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"Sono pentita, so di avere fatto una cosa molto grave". Rinchiusa nel carcere di San Vittore, Martina Levato, 23 anni, per aver scagliato un contenitore di acido muriatico contro un ex compagno di liceo, Pietro Barbini. In un'intervista al Corriere della Sera, la ragazza che frequenta l'Università Bocconi di Milano, dice: "Spero di poter continuare a studiare e finire i quattro esami che mi mancano". Secondo la ricostruzione, Martina avrebbe aggredito Pietro assieme al compagno Alex Boettcher, 30 anni, dopo che il 22 enne con cui la ragazza aveva avuto un filrt le aveva consigliato di lasciare il fidanzato. Nel passato di Martina durante le vacanze dello scorso luglio in Calabria aveva tentato il suicidio, ingoiò molte pastiglie di Tavor e agli inquirenti spiegò che soffriva molto per la separazione dal suo compagno, che era in vacanza altrove. L'inchiesta - Secondo quanto scrive il Corriere sarebbe proprio questo uno dei segnali di quell'attaccamento morboso che si era sviluppato tra i due amanti. Gli psichiatri dal carcere parlano di una personalità "con tratti sia dipendenti che, che passivo-aggressivi". In pratica, comportamenti da sottomissione, paura della separazione, aggressività covate e latenti. L'otto gennaio la coppia comparirà di nuovo di fronte al giudice. Oggi, accusati di lesioni, l'accusa potrebbe passare a "lesioni gravissime" con una pena da 6 a 12 anni. Perché l'acido muriatico provoca uno "sfregio permanente"  del viso e a livello giudiziario non conta se poi i chirurghi riusciranno ad lleviare i danni sul volto di Pietro, che aveva soltanto mandato un messaggio d'augurio. 

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