Dalla Gruber processo a Fini: "Il complevole della Diaz sei tu"
Sembrava una puntata a tarallucci e vino, quella di stasera a "Otto e mezzo". E in effetti, fino a quando nello studio di Lilli Gruber si è parlato di immigrazione il giornalista Marco Damilano, Massimo cacciari e Gianfranco Fini si sono trovati perfettamente allineati. D'accordo come amici al bar. Parolo su Shengen, sulle respondabilità dell'Europa, sulla regolamentazione dei flussi, su Renzi che non si spende, e via cantando, tutti ad annuire sulle parole dell'altro. Poi però, per iniziativa della Gruber, il discorso è filato a cose più di cosa nostra: la lega, l'assenza di una vera destra, dulcis in fundo i fatti del G8 di Genova con tanto di condanna europea dell'Italia per tortura. E piano piano l'armonia è andata svanendo. prima sul 2cordone" che, secondo Damilano; Fini ha tenuto per anni e anni a Berlusconi anzichè provare a costruire una destra moderna, europea. Poi, peggio, quando il discorso è caduto sulla scuola Diaz e sulle polemiche per il ruolo che l'ex capo della polizia De gennaro ha in Finmeccanica. E lì Fini è stato messo alle strette, perchè ai tempi di quel G8 lui era nientemeno che al governo. Cacciari e Damilano non hanno potuto fare altro che rinfacciraglielo e di attribuirgli la sua bella dose di responsabilità per quei fatti. Fini ha provato a svicolare, perdendosi tra la caserma di Bolzaneto e la scuola Diaz, arrivando a infuriarsi quando Damilano gli ha detto "lei oggi non può fingere di non essere stato all'occorrente di quel che accadeva alla Diaz". E sì, bello parlare di immigrazione e di politica estera.