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Loris, il legale di Veronica Panarello: "Presto una svolta"

Lucia Esposito
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Ci potrebbe essere ancora una clamorosa svolta nel caso di Veronica Panarello, la donna in carcere ad Agrigento ia con l'accusa di aver ucciso il suo bambino di otto anni Loris Stival. Secondo quanto risulta alla trasmissione Quarto Grado, condotta di Gianluigi Nuzzi, da alcuni filmati risulterebbe che il bimbo che entra nel cancello poco dopo il rientro in casa di Veronica Panarello non sarebbe Loris in quanto sarebbe vestito in modo completamente diverso.  Ma ci sono anche altri elementi a favore della mamma accusata: l'orario della morte del piccolo coinciderebbe con quello in cui la donna si trovava al castello di Donnafugata per seguire il corso di cucina. E ancora l'auto che passa vicino al mulino vecchio dove il corpo del bambino era stato nascosto non sarebbe la Polo di Veronica, ma una Punto.  Il sistema - A far dubitare che il bambino che entra in casa dopo che Veronica esce sia proprio Loris è soprattutto l'altezza, ha spiegato l'avvocato Francesco Villardita alla trasmissione Quarto Grado. Tramite l'uso del sofisticato sofisticato software "Amped Five", emergerebbe che la sagoma del bimbo che rientra è tutta bianca, mentre quella di Loris che esce di casa è bianca e nera. Di conseguenza si tratterebbe di bambini vestiti in modo diverso-  Dai dati ricavati dallo smartphone della donna, inoltre, non emergerebbero chat, messaggi o telefonate a presunti amanti o complici di sorta.  Nuovo interrogatorio - Proprio alla luce di queste nuove acquisizioni, Veronica Panarello ha chiesto di essere interrogata nuovamente di pm. Lei si è sempre professata innocente. Certo è che se la tesi della difesa dovesse essere accolta, il povero piccolo potrebbe essere stato ucciso da qualcuno che è ancora in libertà in un luogo diverso dalla casa. 

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