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Motta Visconti, il papà assassino: "Avevo già tradito mia moglie, non la sopportavo più"

Nicoletta Orlandi Posti
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Ha sterminato la famiglia e poi, prima di simulare l'azione di una banda di rapinatori, è andato a vedere la partita dei Mondiali Italia-Inghilterra con gli amici. Carlo Lissi, il papà di Motta Visconti che ha ammazzato la moglie Maria Cristina Omes e i figli Giulia di 5 anni e Gabriele 20 mesi, ha spiegato al giudice del Tribunale di Pavia, Luisella Perulli, durante l'udienza preliminare del processo che lo vede accusato del triplice omicidio, quella che era la sua ossessione: la collega di cui si era innamorato. "Ho conosciuto Maria a marzo. Condivideva la mia passione per la moto, abbiamo iniziato a parlare, andavamo a pranzo insieme, la nostra intesa aumentava", avrebbe detto Lussi secondo quanto riporta il Corriere. "Non abbiamo mai avuto rapporti sessuali, lei aveva una relazione e mi ha detto che non avrebbe mai tradito il partner. Ma io ho creduto che lei fosse il vero amore. Ho iniziato a pensare alla separazione, avevo visto che ci poteva essere il divorzio veloce, ho chiesto a due miei colleghi: uno mi aveva detto di avere dovuto affrontare qualche sacrificio economico e di avere perduto l'affetto dei figli per colpa della ex moglie". Innamorato alla follia - Lo scorso 28 febbraio Lussi aveva detto ai magistrati: "Avevo tanti pensieri, ma il mio fine era lei, avrei sopportato di stare da solo per qualche tempo con la prospettiva di attenderla. Pensavo a lei ogni momento libero. Non so se voi vi siate mai innamorati alla follia? Sentivo lo stomaco in subbuglio, attendevo sempre di vederla, pensavo a lei in continuazione. Volevo la separazione ma ero bloccato, preoccupato del giudizio dei miei genitori, dei parenti di lei, angosciato dal timore di una conflittualità in cui il rapporto con i figli ne avrebbe risentito". Lissi sostiene di non aver premeditato il delitto: "Mi consideravo un buon papà e un pessimo marito", si legge nel verbale. Prima di conoscere Maria ho avuto altre due esperienze extraconiugali con colleghe". La sera del delitto racconta d'aver parlato con la moglie: "Le ho detto che non ero felice, che mi ero innamorato di un'altra ragazza. Lei era incredula. Poi mi ha detto che mi odiava, che stavo rovinando una buona famiglia". L'avvocato di Lissi ha depositato una perizia psichiatrica che parla di vizio parziale di mente e ha chiesto il rito abbreviato per il suo assistito.

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