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Domenico Maurantonio, dichiarazioni e ipotesi dei compagni: precipitato in stato confusionale

francesca pozzo
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I genitori - Le ultime dichiarazioni dei compagni di classe su Domenico Maurantonio, ragazzo precipitato dal quinto piano durante una gita scolastica a Milano, hanno scosso il padre Bruno che ha dichiarato: "Prendiamo atto con piacere della disponibilità di questi due ragazzi verso la nostra famiglia. Li invitiamo a prendere contatto con il nostro avvocato. In questo momento delicato, con le indagini in corso, è opportuno che spieghino, che raccontino. Insieme con mia moglie attendo di avere comunicazioni ufficiali dagli inquirenti, su quelli che sono stati i fatti". Il legale - Eraldo Stefani, avvocato della famiglia rincara la dose: "I due ragazzi hanno detto che sono a disposizione della sua famiglia? Benissimo, lo dimostrino. Io rappresento i suoi genitori e a nome della famiglia chiedo di poterli sentire, perché devono aiutare chi indaga a riempire quel lasso di tempo tra le ultime ore della notte e l'alba che è ancora mancante nella ricostruzione di quella notte in albergo. E sono gli ultimi movimenti di Domenico, quelli che lo conducono alla morte". Quest'ultimo si rivolge ai ragazzi chiedendo di dimostrare l'amicizia che li legava al defunto e li invita a contattare il suo studio di Firenze e a raccontare ogni minimo dettaglio di quella notte. La supposizione - Gli adolescenti hanno ipotizzato che in preda a un problema neurologico temporaneo abbia scambiato la porta d'uscita con quella del bagno, ma è stata considerata una tesi inverosimile. Invece sta di fatto che nelle indagini c'è un buco dalle 3.30 quando i giovani si sono messi a dormire fino al ritrovamento del corpo alle 7.30.

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