
Vaticano, Socci: ecco i poteri forti di cui ha paura Papa Ratzinger

di Antonio Socci È possibile che Benedetto XVI tema l'interferenza dei mass media sul prossimo Conclave? Vuol mettere in guardia la Chiesa e specialmente i cardinali dal rischio che siano questi pervasivi strumenti a influenzarli nelle scelte decisive che devono fare? La domanda sorge considerando gli straordinari interventi che in queste ore ci regala Benedetto XVI quasi a voler preparare spiritualmente i porporati alla scelta migliore. Mi riferisco in particolare alla sorprendente conversazione di giovedì scorso con i parroci romani, durante la quale ha denunciato, pur col suo stile mite, gli effetti devastanti che i media hanno prodotto al tempo del Concilio sulla Chiesa. Rileggiamo le sue parole: «Vorrei adesso aggiungere ancora un terzo punto: c'era il Concilio dei Padri - il vero Concilio -, ma c'era anche il Concilio dei media. Era quasi un Concilio a sé, e il mondo ha percepito il Concilio tramite questi, tramite i media. Quindi il Concilio immediatamente efficiente arrivato al popolo, è stato quello dei media, non quello dei Padri. E mentre il Concilio dei Padri si realizzava all'interno della fede, era un Concilio della fede che cerca l'intellectus, (…) il Concilio dei giornalisti non si è realizzato, naturalmente, all'interno della fede, ma all'interno delle categorie dei media di oggi, cioè fuori dalla fede, con un'ermeneutica diversa. Era un'ermeneutica politica: per i media, il Concilio era una lotta politica, una lotta di potere tra diverse correnti nella Chiesa. Era ovvio che i media prendessero posizione per quella parte che a loro appariva quella più confacente con il loro mondo». Leggi l'articolo integrale di Antonio Socci su Libero in edicola oggi, sabato 16 febbraio
Dai blog

L'eccellente cucina dello chef Valentino Cassanelli
