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L'islam vieta le giostre ai nostri bimbi: chiusa per colpa di un maiale

Sara Gurnari
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Irritava la sensibilità degli alunni islamici, così diversi genitori musulmani si sono lamentati e hanno chiesto esplicitamente la rimozione di una giostra a forma di maiale. È successo in una scuola di Rovereto, in provincia di Trento. "A destare preoccupazione - spiega Filippo Degasperi del Movimento 5 Stelle - è il fatto che, in seguito alle lamentele di queste famiglie, il gioco per i bambini trentini (pagato dai contribuenti locali) sia stato già "oscurato" con delle panchine (anch'esse pagate con soldi pubblici). La giostra è stata deturpata e privata della sua funzione". Il grillino prosegue: "Se questo episodio non fosse adeguatamente stigmatizzato dagli organi preposti si costituirebbe un precedente molto pericoloso, perché darebbe legittimazione sostanziale agli episodi di integralismo religioso che purtroppo sono sempre più frequenti". Rincarano la dose la Lega Nord, per bocca del segretario locale, Maurizio Fugatti: "È inaccettabile che invece di insegnare ai bambini stranieri il rispetto della nostra storia, cultura e religione si accetti di farsi sottomettere alle imposizioni religiose di una minoranza che è, e rimane, ospite nel nostro Paese". Ma ci sono voci che smentiscono le motivazioni religiose. Si parla, come spiega con una nota l'amministrazione di Rovereto, di presunti problemi di sicurezza. Insomma la religione non c'entrerebbe, ma sarebbe solo una questione di altezza del gioco, che avrebbe potuto rappresentare un pericolo per i bimbi. Una ricostruzione che però desta qualche sospetto, secondo la quale l'amministrazione sarebbe stata costretta a prendere carta e penna e scrivere che "la scuola dell'infanzia in questione non ha subito alcun tipo di pressione da parte di famiglie di alunni stranieri e che anzi il rapporto con le stesse è sempre stato caratterizzato da dialogo e rispetto reciproco". 

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