Massimo Bossetti: "Ecco perchè ho inventato di avere un tumore"
Dopo avere taciuto per mesi - ed essere sbottato stamattina con un "non è vero, mi state solo denigrando, sono tutte bugie su di me" - anche nella seconda fase dell'udienza di oggi del processo per il delitto di Yara Gambirasio Massimo Bossetti ha deciso di parlare. Lo ha fatto quando un suo collega ha parlato del fatto che l'imputato avesse raccontato di avere un tumore inesistente. Ha allora chiesto e ottenuto di parlare, precisando: "Confermo, l'ho fatto e me ne vergogno, ma solo per potermi recare in altri posti a lavorare. Non mi pagavano da mesi, ero sotto di oltre diecimila euro, e alla mia famiglia a fine mese non potevo portare a casa un sacco di sabbia. Così, dopo che la moglie di un mio collega era morta per malattia, ho pensato di fingermi anche io malato e di avere un tumore".