Sentenza storica sulle coppie omosessuali. Cosa potranno fare secondo i giudici
La figlia di una donna omossessuale può essere adottata legalmente anche dalla compagna della donna. Lo ha ribadito la Corte d'Appello di Roma che ha confermato la sentenza del Tribunale dei minorenni della Capitale di un anno e mezo fa, la prima in Italia che aveva riconosciuto la stepchild adoption. La sentenza di Roma arriva pochi giorni dopo quella dei giudici della Corte d'Appello di Milano che avevano riconosciuto la validità del provvedimento con cui una donna aveva adottato in Spagna la figlia della sua compagnia, nata con fecondazione eterologa. Il collegio della sezione Minori e Famiglia della Corte d'Appello roamana, presieduta da Bianca La Monica, estensore Maria Cristina Canziani, chiarisce, dal canto suo, nelle motivazioni, richiamandosi alla normativa italiana ed europea, che non è "contrario all'ordine pubblico un provvedimento straniero che abbia statuito un rapporto di adozione piena tra una persona non coniugata e il figlio riconosciuto del partner, anche dello stesso sesso". E ciò perché, in primo luogo, va valutato "l'interesse superiore del minore al mantenimento della vita familiare".