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Sparò e uccise il ladro: tabaccaio deve 325mila euro ai parenti

Matteo Legnani
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Una notte di quasi tre anni fa, la vita di Franco Birolo, 47 anni, è cambiata per sempre. Svegliato dal tonfo dei vetri fracassati della sua tabaccheria, sopra la quale aveva l'abitazione, il 47enne di Correzzola nel padovano era sceso di corsa in negozio armato di una pistola calibro 9 regolarmente detenuta e denunciata. Vedendo i ladri che stavano facendo razzie, aveva fatto fuoco, colpendo e uccidendo un ventenne di nazionalità moldava, mentre i complici si davano alla fuga. Rinviato a giudizio per omicidio volontario, è ora stato condannato a due anni e otto mesi di carcere, che non sconterà in carcere, visto che la condanna è stata alla fine per eccesso colposo di legittima difesa. Ma i familiari della vittima si erano costituiti parte civile contro di lui e il giudice di Padova Beatrice Bergamasco ha disposto che mamma e sorella della vittima dovranno essere risarcite. La somma riconosciutagli è di quelle da coccolone: 325mila euro, che il povero tabaccaio dovrà pagare per essere stato rapinato.

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