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Omicidio di Isabella Noventa, la svolta"Un gioco erotico: come è morta la donna"

Alessandra Menzani
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"E' stato un tragico incidente al termine di un gioco erotico. Poi ho buttato il cadavere nel fiume vicino a casa mia". Freddy Sorgato ha confessato. Ha ammesso - stamattina davanti al gip, durante l'interrogatorio di garanzia in tribunale a Padova  - di essere stato lui a uccidere Isabella Noventa, la sua ex di 55 anni sparita un mese fa a Padova. E ha spiegato di aver fatto tutto da solo, cercando così di scagionare le altre due donne arrestate: la sorella Debora e la tabaccaia Manuela Cacco (che ha ammesso di aver indossato il giubbino bianco della vittima – la notte della sparizione – simulando di essere Isabella davanti alle telecamere del centro, ma solo per fare quello che le aveva chiesto l'amico senza saperne il motivo).  Freddy cerca di spiegare che è stato un delitto d'impeto, ma gli inquirenti non ci credono e pensano alla premeditazione. Secondo l'accusa l'uomo, d'accordo con la sorella e l'amica tabaccaia (con la quale aveva una storia), avrebbe attirato Isabella a casa e, dopo un rapporto sessuale, l'avrebbe uccisa durante un massaggio shiatsu approfittando della sua rilassatezza (ecco perché non avrebbe reagito). Poi avrebbe chiamato le atre due complici per occultare il cadavere. Per tutti e tre gli indagati la difesa ha chiesto gli arresti domiciliari, ma il Gip ha detto no: il fermo è convalidato.

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