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Il documento segreto di tre pagine sull'allarme attentati in Italia

Lucia Esposito
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Anche in Italia ci sono "cellule strutturate". Non solo lupi solitari. Cellule che potrebbero entrare in azione e tra gli obiettivi non ci sono solo città d'arte, Roma e Milano. Ma anche la Rete dell'alta velocità. I treni. L'allarme è scritto nero su bianco in una relazione riservata di tre pagine che il direttore del Dipartimento di coordinamento dei servizi segreti, come scrive il Corriere della Sera, ha inviato la scorsa settimana al Copasir. Il documento è molto dettagliato ed è il risultato di numerose segnalazioni delle inchieste condotte dall'Antiterrorismo della polizia e dai carabinieri del Ros su persone che hanno aderito all'Isis. Sono stati intensificati i controlli nelle aree di ingresso delle stazioni e degli aeroporti. L'allarme - I "filtri" non riguardano solo chi si mette in viaggio e supera le barriere, ma i controlli delle forze dell'ordine e i soldi devono riguardare tutti coloro che entrano negli scali. L'Italia, anche se non partecipa direttamente alle operazioni militari contro l'Isis, ha messo a disposizione un aereo cisterna in Iraq e ha inviato del contingente a Mosul. C'è un altro preoccupante dettaglio: giorni fa sui siti Jihadisti è stato pubblicato un video di oltre quattro minuti su attentati e decapitazioni di ostaggi che mostrava il volto del premier Matteo Renzi e del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e questo, come scrive Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera è un ulteriore messaggio che ha messo in allarme la nostra intelligence, 

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