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Cucina e Conclave, gli aneddoti 'gustosi' delle elezioni precedenti

Il precedente del cardinale Sala nel 1823. Dolan, oggi, sostiene che in Vaticano "si mangia male" ma Lombardi lo rassicura: "Cibo in caldo per tutti"

Sebastiano Solano
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Del Conclave si sa ormai tutto: modalità d'elezione, precedenti storici, favoriti, tempistica delle fumate. Ed è normale che sia così, visto che l'argomento, sin dal minuto successivo alle dimissioni di Benedetto XVI, è stato perennemente tra i primi posti dell'agenda di tutti i mezzi d'informazione. Stando coì le cose, e in attesa che il nuovo Papa venga finalmente eletto, spopolano curiosità, aneddoti e racconti dei precedenti Conclavi, alcuni dei quali davvero molto 'gustosi'. Nel senso letterale del termine. Racconta don Roberto Gutturiello - che pubblica, per le edizioni Tau, il volumetto "Il Conclave. Come si elegge il Papa", - che nel 1823 la golosità fece perdere l'elezione, , ormai data per certa, a un cardinale: "I porporati ormai d'accordo sul suo nome - spiega - pare che abbiano deciso di non nominarlo più dopo averlo visto bere una tazza di cioccolata calda in un giorno di penitenza". La cucina fu poi motivo di litigio anche nel Conclave del 1549, nel quale fu eletto Giulio III. Bartolomeo Scappi, un cuoco al servizio del Cardinale Carpi famosissimo per la sua bravura tra i fornelli, fu accusato di aver prolungato il Conclave perché cucinava troppo bene. Tornando ai giorni nostri, proprio ieri, domenica 10 marzo, il presidente dei vescovi Usa, Timothy Dolan, ha spiazzato tutti affermando che "in Vaticano si mangia male", suscitando le reazioni stizzite di qualche cardinale, in seguito alle quali ha annunciato, ironicamente, che avrebbe portato con se delle caramelle se, eventualmente, a un certo punto avesse avuto fame. Indirettamente, però, ci ha pensato proprio oggi il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, a rassicurare Dolan e gli altri 114 cardinali che presenzieranno al Conclave, che nella conferenza stampa di presentazione del programma del Conclave ha fatto sapere che "Se i cardinali domani sera protrarranno troppo le operazioni di voto in Sistina, il personale della Domus Santa Marta metterà il cibo in caldo".

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