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Nuovo miracolo di Papa Wojtyla"Questo stupirà il mondo"

Papa Giovanni Paolo II

Dopo la suora guarita dal Parkinson Giovanni Paolo II ha salvato un'altra donna

Caterina Maniaci
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Con il secondo miracolo riconosciuto, la strada verso la santità di Papa Giovanni Paolo II si accorcia di molto e la canonizzazione appare sempre più vicina. E si confermerà un santo molto amato dalla gente, grazie anche ad un miracolo, a detta di chi conosce i dettagli della causa di canonizzazione in corso, in grado di «stupire il mondo». Ora, infatti, la Commissione dei Teologi ha approvato il secondo miracolo di Giovanni Paolo II, che era stato già riconosciuto lo scorso aprile dalla Consulta Medica. Per la canonizzazione di Papa Wojtyla siamo quindi all'ultimo gradino. Dovranno pronunciarsi (probabilmente all'inizio di luglio) i cardinali e vescovi della Congregazione delle Cause dei Santi. E poi  il decreto sarà portato alla firma di Papa Francesco,  che in un prossimo concistoro ordinario pubblico potrebbe annunciare la data. «Le ipotesi più accreditate», rivela Saverio Gaeta, vicedirettore del nuovo (e già molto letto) settimanale dei paolini  Credere e biografo di Giovanni Paolo II,  «sono due: il 20 ottobre, cioè alla vigilia della festa del beato, che ricorda l'inizio del suo Pontificato il 22 ottobre di 35 anni fa, e il 24 novembre, cioè nel giorno di chiusura dell'Anno della Fede». Ma certo, come spiega lo stesso Gaeta, una volta approvato il miracolo anche da parte di teologi e cardinali, Papa Francesco potrà scegliere qualunque altra data, ma dovrà tenere in considerazione i grandi problemi organizzativi, pensando anche a quanto successe il  primo  maggio 2011, quando Papa Benedetto XVI proclamò beato il suo predecessore. L'ipotesi di una proclamazione di santità per ottobre è comunque accreditata da molti, Oltretevere. A fine aprile la consulta medica della Congregazione delle cause dei santi aveva riconosciuto come «inspiegabile» la guarigione di una donna, ottenuta per intercessione di  Giovanni Paolo II. Una seconda donna, dunque, miracolata dal Papa polacco, visto che anche nel  suo primo miracolo ufficialmente riconosciuto la persona guarita era una donna, una suora. In gennaio il postulatore della causa, monsignor Slawomir Oder, aveva presentato per un parere preliminare una presunta guarigione miracolosa alla Congregazione vaticana per i santi. Com'è noto, dopo l'approvazione di un miracolo per la proclamazione a beato, le procedure canoniche prevedono il riconoscimento di un secondo miracolo, che deve essere avvenuto dopo la cerimonia di beatificazione. Il nuovo caso è stato esaminato da due medici della consulta vaticana: entrambi hanno  riconosciuto il miracolo. Il dossier con le cartelle cliniche e le testimonianze è stato presentato ufficialmente al dicastero e discusso da una commissione di sette medici, la consulta presieduta dal dottor Patrizio Polisca, cardiologo di Giovanni Paolo II, medico personale di Benedetto XVI e ora di Papa Francesco. Anche la consulta medica ha dato parere favorevole, il primo via libera ufficiale da parte del Vaticano, e ha definito dunque «inspiegabile» la guarigione attribuita all'intercessione del beato Karol Wojtyla. La nuova guarigione in suo nome sarebbe avvenuta il primo maggio 2011, proprio il giorno in cui il Papa polacco venne proclamato beato. In  Vaticano si dice da tempo: «Quando verrà reso noto il tipo di guarigione effettuato, la cosa stupirà molti».  Non ha mai fatto mistero di desiderare  un più celere percorso della causa di canonizzazione  soprattutto due cardinali polacchi: l'arcivescovo di Cracovia, Stanislaw Dziwisz, che di Wojtyla fu per decenni segretario particolare, e il porporato Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio consiglio per i laici. L'arcivescovo di Cracovia solo qualche giorno fa ha espresso la convinta speranza di vedere innalzato sugli altari a ottobre il «so« papa.  Quella di Giovanni Paolo II si confermerebbe così una causa a tempo di record, otto anni dopo la morte, dopo aver già beneficiato, per l'avvio, della dispensa concessa da papa Benedetto rispetto ai cinque anni di attesa dal momento della morte.  Tuttavia, si è parlato anche di altri dubbi, o perplessità che avrebbero frenato la canonizzazione di papa Giovanni Paolo II. Per esempio la delicata questione dei rapporti con i legionari di Cristo e con il loro fondatore, padre Maciel, a cui, nel maggio 2006 la Congregazione per la Dottrina della Fede  inflisse la pena della rinuncia a ogni ministero pubblico e gli impose una vita riservata di preghiera e di penitenza per gli atti di pedofilia compiuti su seminaristi della sua congregazione e non solo. La decisione fu approvata personalmente da papa Benedetto. Maciel morì nel 2008. Non solo c'erano le accuse, pesantissime, di pedofilia, di abusi sessuali di vario genere, ma si sosteneva che il sacerdote incriminato era solito offrire grosse donazioni in denaro, bene accolte da membri delle gerarchie vaticane, che poi avrebbero «insabbiato», davanti a Giovanni Paolo II, le accuse che su di lui piovevano da più parti. Il 14 gennaio 2011 Benedetto XVI ha promulgato il decreto che attribuisce un miracolo all'intercessione di Giovanni Paolo II. Il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, aveva confermato che si trattava della guarigione dal morbo di Parkinson (lo stesso di cui ha sofferto Giovanni Paolo II) della religiosa francese suor Marie Simon-Pierre (delle Piccole Suore delle Maternità Cattoliche, nata nel 1961). La malattia le era stata diagnosticata nel 2001. Secondo la testimonianza della religiosa, la guarigione per intercessione del pontefice è avvenuta la sera del 2 giugno 2005, quando lei  aveva 44 anni. La cerimonia di beatificazione ha avuto luogo in piazza San Pietro il primo maggio 2011. Alla cerimonia erano presenti circa un milione e mezzo di fedeli, provenienti da tutto il mondo. Per la celebrazione di san Giovanni Paolo II la partecipazione potrebbe essere ancora più alta. di Caterina Maniaci

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