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Ascensore abusivo in Senato, 8 milioni di risarcimento con i soldi pubblici

Palazzo Giustiniani

Stato vs privato cittadino. La faida si è aperta nell'89. Dopo più di 20 anni la famiglia Marchione ce l'ha fatta

Eleonora Tesconi
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Una faida tra vicini, e Palazzo Madama non è uscito illeso dal contenzioso. Il risultato? Otto milioni di euro di risarcimento che il ministero delle Finanze dovrà pagare per eseguire i lavori di ripristino di un ascensore abusivo costruito a palazzo Giustiniani, in un'aula attigua agli uffici di proprietà del Senato. Dopo vent'anni di perizie, esposti e sentenze, il giudice ha emesso la sentenza e il ministero dovrà rimborsare la famiglia Marchioni, proprietaria di un'ala che confina con il palazzo occupato dalle residenze e dagli uffici del Senato. E per una volta tra Stato e cittadino ha vinto il cittadino, pur dopo anni di battaglie. Il contenzioso - La faida si aprì negli anni '90, dopo che il cantiere venne aperto, nel 1989. Qualche anno dopo, nel 1994, in una zona comune venne innalzato un muro e incorporata una parte del cortile per creare un ascensore da cui si poteva accedere ai diversi piani. Le 27 tonnellate di ferro hanno però reso inagibile l'appartamento dei Marchioni, al piano di sotto, e tre vani dell'hotel Pantheon Royale Suit. Un danno di oltre 8 milioni di euro. Il ministero dell'Economia e delle Finanze era stato condannato in via definitiva a risarcire la famiglia per una serie di lavori effettuati dal Provveditorato alle opere pubbliche del Lazio, che ha messo a rischio la struttura. "Tutti mi sconsigliavano ad andare avanti, butterai via i tuoi soldi", ha dichiarato Marchioni al Messaggero. Ma lui, ostinato, ce l'ha fatta. E i tre piani incriminati saranno demoliti.

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