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Islam, il discount Lidl (in Italia) toglie la croce dal campanile e dalla facciata della chiesa

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Matteo Legnani
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La mossa non è per nulla casuale e va persino al di là del politically correct. Va proprio incontro alle "esigenze" della clientela musulmana, che costituisce una parte cospicua di chi si reca nei discount a fare la spesa. E' quella della catena tedesca Lidl, che nel suo store di Camporosso in Liguria ha fatto sparire dall'enorme poster posizionato sulla parete dietro le casse le croci che adornano il campanile e la facciata della chiesa di Sant'Antonio Abate nella vicina Dolceacqua. Siamo in provincia di Imperia e il sindaco di Dolceacqua, come riporta il quotidiano La Stampa, non l'ha presa affatto bene. "Li avevo già chiamati in merito qualche tempo fa e mi dissero che l'immagine dello store di Camporosso era solo provvisoria, in bianco e nero, e sarebbe stata sostituita. A oggi, però, nulla è cambiato". E così il primo cittadino Fulvio Gazzola ha fatto partire le raccomandate per la sede italiana e quella centrale di Lidl, che si trova in Germania. "Se vogliono utilizzare la nostra immagine, facciano pure, a noi fa anche piacere. D'altra parte, quella stessa immagine è stata ritratta in un suo quadro niente meno che da Claude Monet. Ma se lo fanno, che rispettino la nostra identità e la nostra sensibilità religiosa. Perchè ciò avvenga, ci riserviamo di adire le vie legali per tutelare la nostra immagine e il nostro territorio". Lidl ha più di un precedente, in questo senso: il caso più famoso si verificò in Belgio, dove dalle scatole di alcuni prodotti tipici greci fece sparire le croci che adornano le splendide cupole blu delle chiesette dell'isola di Santorini.

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