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Sacchetti biodegradabili obbligatori su frutta e verdura: "Ecco come evitare di pagarli", tutta la verità

Giulio Bucchi
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A causa della legge entrata in vigore dal 1° gennaio che prevede che i sacchetti, utilizzati nei supermercati per imbustare prodotti freschi come frutta e verdura, siano biodegradabili e a pagamento, è scoppiata una rivolta sui social. Per approfondire leggi anche: Il retroscena, "ci guadagna solo la manager amica di Renzi" Come è stato notato dal Corriere Della Sera, i consumatori suggeriscono trucchetti, come pesare i prodotti uno ad uno, per evitare di pagare il costo dei sacchetti che oscilla tra 1 e 3 centesimi. Una consumatrice scrive “Fatta la legge, trovato l'inganno”, pubblicando una foto di arance pesate ed etichettate una ad una. Rimedio inutile, perché le commesse hanno l'obbligo di conteggiare un sacchetto per ogni prodotto sfuso etichettato per evitare le salatissime multe previste per la catena di distribuzione in caso di mancato rispetto della legge. Secondo il presidente di Assobioplastiche, "Non ci sono speculazioni ai danni del consumatore", ma i clienti dei supermercati non sono d'accordo. Si stima che la spesa annuale dei sacchetti per una famiglia oscilli tra i 4,17 e i 12,51 euro (considerando un minimo rilevato di 1 e un massimo di 3 centesimi a sacchetto).

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