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Vaticano, contro Papa Francesco anche il vescovo Luigi Negri: Eucarestia, "confusione inaccettabile"

Andrea Tempestini
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Vaticano sempre più spaccato su Papa Francesco. L'ultimo attacco al Pontefice arriva dal vescovo emerito di Ferrara, Luigi Negri, che già tempo fa attaccò la linea di Bergoglio sulla cittadinanza agli immigrati che, disse, "non può diventare oggetto di una concessione automatica o meccanica che non implichi una valutazione". Questa volta, Negri, attacca su un vecchio tema, ossia l'Eucarestia per i divorziati risposati e dunquee contro l'esortazione apostolica Amoris Laetita del Papa. Il punto è che sulla vecchia questione sono tornati tre vescovi della chiesa del Kazakistan, che insieme a un altro vescovo, monsignor Carlo Maria Viganò (nunzio apostolico negli Usa ed ex membro del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano) hanno redatto un documento che ha riaperto la polemica dottrinale. Leggi anche: "Che razza di Papa è": Filippo Facci, bordata contro Francesco In buona sostanza, i kazaki hanno chiesto una correzione del testo del Pontefice, nel dettaglio una correzione al controverso ottavo capitolo, che avrebbe concesso un'interpretazione estensiva dell'accesso ai sacramenti della Chiesa, in particolare della comunione anche per chi dopo la rottura del matrimonio ha formato una nuova famiglia. Il documento, dopo essere stato sottoscritto da Viganò, è stato sottoscritto da Negri. E il vescovo emerito di Ferrara ha voluto spiegare la sua scelta, rivendicando la necessità di tornare al tradizionalismo di fronte alla "grave confusione" che regnerebbe nella Chiesa sul tema del matrimonio. Il punto, sottoscritto da Negri, è che ammettere i divorziati risposati alla Comunione, massima espressione dell'unità di Cristo-Sposo con la sua Chiesa, "sarebbe come ammettere la possibilità del divorzio da parte della Chiesa cattolica e un mezzo di diffusione dello stesso".

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