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Immigrazione in Italia, la verità del super-esperto. Scenario tragico: "Crisi epocale, perché ci invaderanno"

Giovanni Ruggiero
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La tregua degli sbarchi dal nord Africa verso le coste italiane è destinata a finire prestissimo. Il prof. Stefano Torelli, ricercatore dell'Ispi e docente allo Ium di Milano, non ha dubbi su quali saranno gli effetti immediati delle rivolte di piazza scoppiate lunedì scorso a cominciare dall Tunisia. Leggi anche: Feltri, vi dico io chi sono i veri razzisti Dalle coste tunisine in realtà i flussi erano già ripresi da tempo: "In settembre - ricorda Torelli al Giorno - Gli sbarcati da allora sono stati 6mila, molti di più di quelli registrati nel passato escluso il 2011, l'anno delle rivolte. Sono il 5-6% degli sbarchi complessivi in Italia". La situazione in quell'area è profondamente cambiata rispetto a sette anni fa: "Le proteste sono diverse da quelle del 2011, ma anche più allarmanti. All'epoca - dice Torelli - dopo la rivolta contro Ben Ali e la sua sostituzione con un sistema sicuramente più democratico, un'ampia fetta di società comincia a essere impaziente, perché non si vedono ancora risultati concreti nel miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini. Anzi molti indicatori stanno peggiorando". Leggi anche: Sondaggio, cosa pensano davvero gli italiani sull'immigrazione L'economia della Tunisia si prepara ad affrontare una nuova ondata di crisi, mentre la classe politica "si è arrocata su stessa e, di fatto, ha escluso dal processo di decisione l'ampia fetta di cittadini che fu protagonista della rivolta nel 2011 e che ora vive la disillusione di essere stata di nuovo confinata ai margini".

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