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Vaticano, monsignor Sgreccia sulle scimmie clonate: "L'uomo è in pericolo"

Benedetta Vitetta
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"Mi preoccupa la volontà che sta dietro una ricerca simile. Ci vedo una minaccia per il futuro dell'umanità. Prima la pecora, poi la scimmia... Pare il tentativo di avvicinarsi all'uomo, come fosse un penultimo passo. Una prospettiva che la Chiesa, naturalmente, non potrà mai approvare". A parlare al Corriere della Sera è il cardinale Elio Sgreccia, presidente emerito della pontificia Accademia per la vita, tra i massimi bioeticisti della Chiesa, commentando la clonazione di due scimmie in Cina. "Dietro la volontà di clonare una scimmia" spiega Sgreccia, "si può nascondere una tendenza già emersa in altri settori di ricerca, quella di portare l'uomo verso la scimmia e la scimmia verso l'uomo e infine considerare la scimmia uguale all'uomo. Se si vuole fare ricerca biologica o medica non c'è bisogno di sconvolgere l'ordine naturale. Una simile manipolazione profonda dovrebbe essere sentita da tutti come una minaccia alla persona umana" conclude il cardinale, "il tentativo di degradare la sua dignità".  Leggi anche: Chiesa verso lo scisma, l'ultimo presagio

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